Corsa alla poltrona, nel centrodestra è già guerra aperta sulle Regionali

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LA NOTIZIA INTERNO

Le regionali 2025 svelano le crepe del centrodestra: Veneto e Campania diventano il terreno di scontro per il futuro della coalizione Incassate le sconfitte in Emilia Romagna e Umbria in vista delle elezioni regionali del 2025,il centrodestra vive un malcelato nervosismo che rischia di trasformarsi in uno scontro aperto. Due delle sue regioni strategiche, Veneto e Campania, sono al centro di una partita dove il futuro delle leadership locali si intreccia con le ambizioni nazionali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. (LA NOTIZIA)

Se ne è parlato anche su altri media

Tra Fratelli d’Italia e Lega, per esempio, nella partita delle Regionali che si sono svolte nel 2024, è successo qualcosa di molto curioso. Quando arrivano le sconfitte, le recriminazioni non mancano mai. (Corriere della Sera)

Il vicepremier leghista entra nel cortile del Senato per rispondere al question time sullo stato delle ferrovie italiane e risponde sulle Regionali appena concluse. Cravatta rossa, imbacuccato in un cappotto blu, Matteo Salvini tiene fede ai colori trumpiani del Make America Great Again. (Il Fatto Quotidiano)

Sono i Fratelli a dare le carte, oggi, in quanto partito più forte nella maggioranza di governo; Forza Italia dà segnali di miglioramento a differenza del Carroccio che sprofonda dalla Sardegna all’Umbria. (Corriere della Sera)

Regionali Veneto 2025, tensioni nel centrodestra. Salvini: “Candidato sia della Lega”. L’ipotesi Zaia tris

Il clima nel partito va facendosi pesante. Salvini ieri, al Consiglio federale del partito, ha attribuito la responsabilità delle sconfitte in Emilia-Romagna e Umbria ai candidati, ma soprattutto ai parlamentari della zona: «Se abbiamo degli esponenti di governo che vengono da un territorio — avrebbe detto — e quel territorio va male, qualche responsabilità ci dovrà pur essere». (Corriere della Sera)

– “Sono favorevole a che i cittadini possano scegliere, non c’è alcun limite di mandato per i parlamentari, per i ministri, non si capisce perché un sindaco e un governatore debbano avere questo limite. (Agenzia askanews)

La poltrona di Luca Zaia è tanto ambita quanto importante: Giorgia Meloni sarebbe in apprensione: in seguito della sconfitta della governatrice leghista umbra Donatella Tesei vorrebbe ‘blindare’ Palazzo Balbi con un presidente di Fratelli d’Italia. (il Resto del Carlino)