Da rivali a (quasi) alleate: Meloni e von der Leyen travolte da un insolito destino
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Giorgia Meloni sembra intenzionata a dimostrare di poter essere una partner affidabile (forse addirittura indispensabile) per la nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Dopo essersi astenuta in Consiglio europeo sulla nomina della tedesca, e dopo che Fratelli d'Italia ha addirittura votato contro alla fiducia al Parlamento europeo, ora le cose sembrano essere cambiate e il tempo degli scontri sembra solo un ricordo lontano. (EuropaToday)
Ne parlano anche altre fonti
(di Alberto Ferrarese e Lorenzo Consoli) Roma-Bruxelles, 8 nov. – Nelle risposte scritte in vista dell’audizione il commissario designato Raffaele Fitto ha assicurato che se assumerà l’incarico si impegnerà con Valdis Dombrovskis, il lettone titolare dell’Economia, per far rispettare la scadenza del Pnrr al 2026, senza proroghe” (che vorrebbe l’Italia). (Agenzia askanews)
In vista dell’audizione nella commissione di merito del 12 novembre, Rafael Glucksmann mette in chiaro che lui e i suoi colleghi socialisti di altre delegazioni nazionali – non sosterranno il candidato it… I socialisti francesi contro la vicepresidenza esecutiva a Raffaele Fitto. (L'HuffPost)
L’attuale ministro per gli Affari europei del governo Meloni può contare sul pieno sostegno del Ppe, ma deve fare i conti con l’ostilità dei socialisti, pronti a tutto pur di escluderlo dalla squadra della von der Leyen. (il Giornale)
E’ questa l’ipotesi che si fa strada nel Partito socialista europeo – in alleanza con i Verdi e i Liberali di Renew – in vista del “big tuesday”, come a Bruxelles hanno ribattezzato il 12 novembre, quando sono in programma le audizioni dei vice designati da Ursula von der Leyen. (Agenzia askanews)
Ma cosa c'è dietro il muro di Glucksmann? Il socialista d'oltralpe, evidentemente condizionato anche dai riflessi di politica interna francese, torna su una tesi che sembrava ormai superata, e dice che Fitto non potrebbe ricoprire il ruolo di vicepresidente della commissione perché l'alleanza che ha sostenuto von der Leyen nel luglio scorso non includeva i conservatori di Ecr e «quindi non c'è motivo di dargli una vicepresidenza». (il Giornale)
I veti sull'esponente dei conservatori di Ecr, nominato vicepresidente esecutivo della Commissione Ue con responsabilità sulle politiche di coesione e sul PNRR, sembravano superati. Ma perplessità recenti - che hanno il volto del leader dei socialisti francesi Raphael Glucksmann - rischiano ora di metterne in dicussione la nomina. (ilmessaggero.it)