Csm, l’affondo delle toghe su Pinelli: «Riferisca dell’incontro con la premier»

Csm, l’affondo delle toghe su Pinelli: «Riferisca dell’incontro con la premier»
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Dai tribunali al Consiglio superiore della magistratura. Si allarga lo scontro tra toghe e governo. Ieri i consiglieri togati del Csm, ad esclusione della corrente Magistratura indipendente, hanno scritto una lettera di fuoco in direzione del vicepresidente Fabio Pinelli. Chiedendo di riferire e in fretta sulle ragioni dietro l’incontro con la premer Giorgia Meloni lunedì pomeriggio a Palazzo Chigi, mentre fuori infuriava la bufera tra maggioranza e giudici sull’espulsione dei migranti illegali. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il clima quotidiano di scontro, accuse, controrepliche e sospetti che ormai aleggia da tempo fra il governo e la magistratura, innescatosi soprattutto sulle riforme di giustizia, sul nodo delle politiche migratorie e sull’applicazione del quadro normativo europeo, continua a generare tensioni. (Avvenire)

Si svolgerà senza la presenza del Presidente Mattarella, in viaggio verso la Cina, la seduta del Csm nella quale potrebbe essere messo in discussione l’incontro a Palazzo Chigi della premier Meloni col vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura Pinelli, a sorpresa emerso dal confronto con la premier di cui solo all’ultimo aveva avvertito il Quirinale. (La Stampa)

Ma il tentativo va a vuoto: effettivamente il vicepresidente aveva avvertito dell’incontro il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, ma a ridosso dell’appuntamento (in programma da circa tre settimane) e senza discutere i contenuti del colloquio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’incontro Meloni-Pinelli infiamma il Csm

I consiglieri sono increduli e chiedono al vicepresidente del Csm Fabio Pinelli di riferire già oggi davanti al plenum sui contenuti dell’incontro avuto lunedì a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni (la Repubblica)

«Sconcerto». Dove nessuno, al momento, sembra aver avuto risposte sul senso di un faccia a faccia convocato all’ultimo secondo - tanto da non prevedere nemmeno una “foto opportunity” -, proprio mentre a Bologna era appena terminata l’assemblea convocata dalla locale sezione dell’Anm per replicare agli attacchi di governo e stampa contro i giudici “colpevoli” di aver disapplicato il decreto Paesi sicuri. (Il Dubbio)

In effetti l’irritazione al Quirinale stavolta è massima. (il manifesto)