Luigi Mangione, perché l'ossessione di internet per lui è diversa dalle altre

Luigi Mangione, perché l'ossessione di internet per lui è diversa dalle altre
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
WIRED Italia SALUTE

Luigi Mangione, il personaggio del momento di internet, probabilmente non è chi pensate che sia. Succede spesso. Non appena qualcuno raggiunge lo status di personaggio del momento, si trasforma in una sorta di schermo su cui vengono proiettate le opinioni e i preconcetti del mondo. Mangione, che è stato arrestato il 9 dicembre ed è accusato dell'omicidio di Brian Thompson, l'amministratore delegato della società di assicurazioni mediche UnitedHealthcare, rientra in questa categoria. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altri media

Luigi Mangione, il 27enne accusato dell’omicidio di Brian Thompson, Ceo di UnitedHealthcare, si è dichiarato “non colpevole” del crimine avvenuto a New York. Thompson è stato ucciso durante un incontro annuale degli azionisti dell’azienda, e le prove raccolte dalla polizia sembrano collegare Mangione direttamente alla scena del delitto. (Virgilio Notizie)

La patologia è causata dal progressivo slittamento in avanti o indietro di una o più vertebre, che perdono l’allineamento con il resto della colonna. Luigi Mangione, 26 anni, incriminato per l’omicidio di Brian Thompson, Ceo del gruppo assicurativo americano UnitedHealthcare, soffre di spondilolistesi fin dall'infanzia. (Corriere della Sera)

In linea generale, si tratta di una patologia delle colonna vertebrale in cui una vertebra scivola lentamente e progressivamente in avanti rispetto a quella sottostante. La spondilolistesi (WIRED Italia)

Luigi Mangione in un carcere di massima sicurezza: «Si dichiara innocente»

«Caro Luigi, ti scrivo...». Incriminato per l’omicidio del ceo dell’assicurazione sanitaria UnitedHealthcare, Mangione è in un carcere di massima sicurezza in Pennsylvania e gli è stato negato dal giudice il rilascio su cauzione. (Corriere della Sera)

Si sta parlando moltissimo in queste ore del presunto assassino Luigi Mangione. In particolare ha destato, dal punto di vista mediatico, curiosità il proliferare di una serie di iniziative collaterali legate alla figura del ragazzo incarcerato. (Il Fatto Quotidiano)

Poi siamo passati a ciò che nessun giornale ha scritto o riportato: le parole di Mangione, tutte, senza tagli, la sua lettera, travagli addosso al momento dell’arresto, 262 parole per spiegare il suo gesto: un manifesto. (MOW)