Unicredit e Commerzbank: la partita si gioca su governance, dipendenti e sede
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(Adnkronos) – Unicredit e Commerzbank, alla fine, arriveranno al matrimonio? E, soprattutto, con quale schema possono arrivarci? Come per tutte le grandi fusioni bancarie, una volta acquisita la convenienza industriale e stabilito il prezzo necessario a soddisfare gli azionisti, la partita si gioca essenzialmente su tre fronti: la governance, la sorte dei dipendenti, la sede della nuova banca che nasce dall’integrazione. (CremonaOggi)
Ne parlano anche altre fonti
L’aumento della partecipazione di Unicredit in Commerzbank fino al 21% circa, condotta con il plateale intento di poter arrivare a un’acquisizione amichevole, ha scoperchiato l’orgoglio nazionale della Germania. (Il Sole 24 ORE)
La questione del Mes e dell'esposizione ai titoli pubblici italiani si fa sempre più centrale nel dibattito (Milano Finanza)
Uno, due, tre. (Corriere della Sera)
Come riporta Isabella Bufacchi per il Sole24Ore, l’aumento della partecipazione di UniCredit in Commerzbank fino al 21% circa, "ha scoperchiato l’orgoglio nazionale della Germania". Al fine di proteggere l’indipendenza della seconda banca privata tedesca, sottolinea Bufacchi, le argomentazioni hanno rinvigorito il braccio di ferro tra rating A e rating B, riesumato lo spettro del bail-out e dei salvataggi bancari a spese dei contribuenti, strumentalizzato l’assenza della garanzia unica europea sui depositi e del backstop Mes, riportando le lancette dell’orologio indietro ai tempi della Crisi Finanziaria del 2008-2012. (SoldiOnline.it)
Gli esperti ipotizzano che l'integrazione tra i due colossi bancari possa cambiare il panorama delle fusioni e acquisizioni in Italia. Sebbene Morningstar DBRS ritenga che ci sia spazio per un ulteriore consolidamento in Italia, un potenziale accordo UniCredit-Commerzbank riduce la possibilità di grandi operazioni nazionali nel breve-medio termine. (SoldiOnline.it)
Non si è fatta attendere la prima esternazione di Bettina Orlopp, nuova ceo di Commerzbank, contro la possibile unione con Unicredit. Le sue dichiarazioni sembrano solide, come si addice a un bravo ex cfo, ma lo sono solo in superficie. (Milano Finanza)