Mufasa – Il re leone, un prequel che non ruggisce
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Il nuovo film Disney, "Mufasa – Il re leone", diretto da Barry Jenkins, si presenta come un prequel del celebre "Il re leone" del 2019, a sua volta remake in CGI del classico del 1994. Nonostante l'animazione straordinaria, il film non riesce a convincere del tutto, risultando un brodino stantio e privo di energia. Le canzoni, scarse e poco memorabili, e il doppiaggio italiano, imbarazzante e poco convincente, contribuiscono a rendere l'esperienza cinematografica meno coinvolgente.
La trama, che narra l'ascesa di Mufasa prima degli eventi del "Re leone", si sviluppa attraverso episodi che ricordano i vecchi telefilm, con storie sui parenti e amici del protagonista. Tuttavia, questa formula, sebbene collaudata, non riesce a dare al film la profondità e l'originalità necessarie per distinguersi. Il film, adatto principalmente a un pubblico giovane o a chi desidera riscoprire il proprio fanciullo interiore, manca di quella scintilla che ha reso il "Re leone" un capolavoro senza tempo.
Nonostante le critiche, "Mufasa – Il re leone" ha ottenuto un buon riscontro al botteghino, mantenendo il primo posto con un incasso di 742.057 euro e una media per cinema di 1.379 euro, per un totale di 1.361.455 euro. Al secondo posto si trova la commedia "Io e te dobbiamo parlare" del duo Siani-Pieraccioni, con un incasso di 251.595 euro e una media di 623 euro per cinema, per un totale di 445.307 euro.
"Mufasa – Il re leone" rappresenta un tentativo di espandere l'universo del "Re leone", ma senza riuscire a raggiungere le vette del suo predecessore.