Ecobonus casa: possibile ritorno al 65% nel 2025
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Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa. Dopo il ritorno del Bonus ristrutturazione al 50% per le prime case, stavolta è il turno dell’Ecobonus, che potrebbe tornare alla maxi detrazione del 65% per le prima casi. (PgCasa)
Ne parlano anche altri giornali
Nel 2025 il bonus ristrutturazione al 50% – contrariamente a quanto si poteva pensare – ci sarà ancora, ma con novità piuttosto importanti. (IL GIORNO)
La proposta di modifica, a prima firma della deputata Erica Mazzetti, chiede che la detrazione sia nella misura fissa del 65% per il 2025 (e non più del 50% per la prima abitazione, come previsto dal disegno di legge Bilancio approvato dal governo, e del 36% per la case non abitazione principale), mentre resterebbe del 30% delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. (Corriere della Sera)
Dietro questa scelta, anticipata nei giorni scorsi dal viceministro all’Economia Maurizio Leo, c’è la considerazione che il bonus presenta un rapporto costo/benefici favorevole per le casse pubbliche; senza bonus sicuramente si fanno meno lavori e, soprattutto, meno lavori fatturati. (Corriere della Sera)
L’emendamento alla legge di Bilancio, presentato dalla deputata Erica Mazzetti, mira a spostare l’asticella molto oltre il 50% previsto per il 2025, che si abbassa al 36% per le seconde case. Questa mossa punta a ristabilire condizioni più vantaggiose per chi sceglie di rinnovare l’impianto energetico della propria casa, differenziandosi dal piano attuale che livella le agevolazioni senza fare distinzioni tra diverse tecnologie. (QuiFinanza)
Il corso sarà l’occasione per un aggiornamento rispetto all’evoluzione della normativa, con particolare attenzione alle disposizioni contenute nella prossima Legge di bilancio, e alle questioni ancora controverse, come quelle relative alla corretta gestione delle interventi dormienti ed alle residue possibilità di cessione dei crediti d’imposta. (Fiscal Focus)
È quanto emerge da una ricerca realizzata da CNA e Nomisma nell’ambito di un documento di analisi e proposte sul sistema dei bonus casa presentata lo scorso 4 novembre a Roma alla stampa. (www.ferrutensil.com)