Amar Kudin, l'ultimo saluto al poliziotto morto in servizio
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Roma – La camera ardente per Amar Kudin, il poliziotto di 32 anni tragicamente scomparso in un incidente stradale mentre era in servizio, sarà allestita nella caserma Maurizio Giglio del reparto volanti della questura di Roma. L'evento, che si terrà domani dalle 9:30 alle 12:30, permetterà a colleghi, amici e cittadini di rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla sicurezza della comunità.
Amar Kudin, originario del Veneto, aveva iniziato la sua carriera nel rugby presso il club Paese, una squadra trevigiana con una lunga tradizione nel mondo ovale. La sua passione per lo sport lo aveva portato a diventare tallonatore della squadra di Civitavecchia, militante in serie A, e a far parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato. La sua tragica scomparsa ha lasciato un vuoto non solo tra i colleghi del commissariato Primavalle, ma anche tra i compagni di squadra e i giovani rugbisti che lo vedevano come un esempio da seguire.
L'incidente, avvenuto a Monte Mario, ha coinvolto due auto della polizia. Le circostanze esatte dello scontro sono ancora oggetto di indagine, ma ciò che è certo è che Amar Kudin ha perso la vita mentre svolgeva il suo dovere. La sua dedizione al lavoro e la sua passione per il rugby sono state ricordate con un minuto di silenzio dai bambini delle Fiamme Oro, che si sono stretti attorno alla sua maglietta con il numero 2, in un commovente tributo.
Dopo la camera ardente a Roma, i funerali si terranno sabato prossimo allo stadio Gianni Visentin, nel Comune di Paese, dove Amar Kudin aveva mosso i primi passi nel rugby. Sarà un addio sul campo da gioco, un luogo che rappresentava per lui non solo una passione, ma anche un simbolo di disciplina e impegno.