Nuovo colpo di scena sulla morte di Gene Hackman: il cellulare della moglie sposta la data del decesso
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Un nuovo colpo di scena nel mistero — che sembrava risolto — intorno alla morte di Gene Hackman. A quasi un mese (lo scorso 26 febbraio) dal ritrovamento del corpo dell’attore e di quello della moglie Betsy Arakawa, le autorità hanno rivelato che la donna ha chiamato un ambulatorio medico il 12 febbraio, vale a dire il giorno dopo rispetto a quello che il medico legale aveva indicato come probabile momento della morte. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Spunta un nuovo dettaglio a quasi un mese dal ritrovamento dei corpi della coppia (Open)
Il fatto è avvenuto quindi il giorno successivo rispetto a quello che il medico legale aveva indicato come probabile data della sua scomparsa, dovuta alla sindrome polmonare da hantavirus. Le autorità hanno infatti rivelato che il 12 febbraio la donna ha chiamato tre volte l’ambulatorio medico Cloudberry Health. (Sky Tg24 )
Dopo le dispute legate all’eredità, ora emergono dubbi e perplessità sulla data di scomparsa della donna. “Betsy Arakawa non è morta l’11 febbraio perché ha telefonato alla mia clinica privata il 12 febbraio”, scrive il Daily Mail, riportando le parole di un dottore. (Il Fatto Quotidiano)

Gene Hackman: «I figli possono ereditare tutto». Ci sono ancora molti dubbi che circondano la vicenda e l'ultima questione ad aver attirato nuovamente l'attenzione sul dramma deriva dalle dichiarazioni di Jesse Kesler, il custode del complesso residenziale dove abitavano i due coniugi e anche colui che ha scoperto i loro corpi senza vita. (leggo.it)
Gene Hackman, 95 anni, e Betsy Arakawa, 65, sono stati trovati privi di vita il 27 febbraio nella loro abitazione di Santa Fe. Le indagini sulla morte della coppia (StatoQuotidiano.it)
Le autorità, a quasi un mese dal ritrovamento del corpo del due volte premio Oscar e di quello della moglie Betsy Arakawa, hanno rivelato che la donna ha chiamato un ambulatorio medico il 12 febbraio, vale a dire il giorno dopo rispetto a quello che il medico legale aveva indicato come momento della morte. (ilgazzettino.it)