Uccisi dal monossido, i sospetti sulla caldaia. Nessun controllo dal 2019
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, probabilmente in occasione di una ristrutturazione di una bella villa in stile toscano sulla collina di Poggio Imperiale. Ma a parte le certificazioni del collaudo, risalenti appunto a più di cinque anni fa, la squadra mobile della questura di Firenze non ha trovato altra documentazione che attesti le revisioni annuali dell’impianto imposte dalla legge. Le ricerche del registro dei controlli - anch’esso obbligatorio - continuano, ma intanto prendono consistenza le prime ipotesi investigative. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altre testate
Dopo tale evento, l’Autorità Giudiziaria determinava l’espiazione della pena residua in regime di detenzione domiciliare all’interno di una dimora diversa rispetto a quella in cui abita il restante nucleo familiare. (Cronache Cittadine)
A dare l’allarme è stata la ex moglie di Matteo Racheli che, non riuscendo a mettersi in contatto con il figlioletto, che viveva nella villa con il padre, la compagna e la loro figlia, ha deciso di chiamare il numero di emergenza. (Vanity Fair Italia)
La piccola è ricoverata all'ospedale Careggi dove si sta riprendendo dalle esalazioni (Open)
– “Mamma, non mi sento bene, mi gira la testa”. Elio e Matteo RacheliMissing Credit Le esalazioni killer hanno colto i componenti della famiglia poco prima di andare a letto. (LA NAZIONE)
Oltre a lo… L'ipotesi principale è un avvelenamento da monossido di carbonio, sprigionato da una caldaia a gas. (La Repubblica Firenze.it)
Lo si apprende da fonti ospedaliere. La bambina di sei anni ricoverata da ieri al Meyer di Firenze dopo la tragedia nella villa di San Felice a Ema è tornata nella camera iperbarica. (gonews)