Sciopero dei trasporti, il 10 gennaio 2025 il primo stop. A rischio treni, bus, metro e aeroporti. Le fasce orarie garantite
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Scioperi, si ricomincia. Scontri e precettazioni non sembrano aver ammorbidito la piazza: nel calendario del Garante degli scioperi, per il mese di gennaio risultano già 45 gli scioperi in programma, esclusi quelli revocati. E i trasporti restano i protagonisti della protesta, e quindi dei disagi preannunciati. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il 2024 ha così registrato un aumento delle giornate di sciopero rispetto al 2023 (quando ne erano stati proclamati 1.647, revocati 1.064, per un totale di 583, circa 48 al mese) ma soprattutto l'inasprimento dello scontro sindacati-governo, protagonista per quest'ultimo il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini perché è proprio sul trasporto che il confronto si è fatto duro, tra precettazioni e relativi ricorsi al Tar. (Corriere della Sera)
Sciopero dei mezzi a Milano Si preannuncia un 2025 nero dal punto di vista dei trasporti e dei mezzi pubblici in Italia. Il mese di gennaio 2025, infatti, parte con una serie di scioperi nazionali che coinvolgeranno diverse categorie del trasporto pubblico e privato a livello nazionale. (MilanoEvents.it)
L'astensione coinvolge infatti il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture di Rfi. Dopo la mobilitazione generale di dicembre e le polemiche sul tentativo di precettazione da parte di Salvini, anche nel 2025 non si farà attendere il primo sciopero dell'anno. (Today.it)
Venerdì 10 gennaio, infatti, i lavoratori del sindacato Faisa Confail incroceranno le braccia per quattro ore, mettendo a rischio la puntuale circolazione di metro, bus e tram dell’Azienda trasporti milanesi (Atm). (IL GIORNO)
È stata proclamata un’agitazione che coinvolgerà i trasporti pubblici locali di Roma. (Odissea Quotidiana)
Primo sciopero dei trasporti del 2025 A Milano, il servizio di metro, bus e tram gestito da Atm sarà interessato dalla protesta, anche se le fasce orarie specifiche non sono ancora state rese note. (Prima la Martesana)