La Regione chiede a Stellantis il rispetto degli impegni
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“Piena condivisione con la politica industriale del Governo Meloni di rilancio della produttività dell’automotive italiano e tutela dei lavoratori: siamo pronti a sostenere la riconversione, ma pretendiamo serietà e responsabilità sociale di impresa da parte di Stellantis, che deve recuperare credibilità sul piano industriale e tornare a investire in Italia. È indispensabile che l’Europa riveda il Green Deal e la sua politica in tema di automotive”: è quanto ha dichiarato il vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino al termine della riunione convocata a Roma dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (Regione Piemonte)
Su altre fonti
Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine dell’incontro tenutosi presso il Mimit è perentorio: “Ribadiamo la richiesta di convocazione di un incontro con Stellantis presso la presidenza del Consiglio, giacché il tavolo automotive aperto da oltre un anno presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy fino ad ora si è dimostrato non solo inefficace, ma addirittura controproducente. (ChietiToday)
La manovra ha previsto un taglio da oltre 4,6 miliardi di euro fino al 2030 del fondo automotive. Se non è una presa in giro, poco ci manca. Il tavolo su Stellantis al ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui ha partecipato anche il ministro Adolfo Urso, non ha portato risultati concreti. (LA NOTIZIA)
Un lungo confronto a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle Regioni coinvolte nella vertenza, i vertici dell’azienda e i sindacati. «Interesse ancora vivo sulla Gigafactory: incerta la tempistica, non il progetto» (Termoli Online)
Cupparo al tavolo su Stellantis con il ministro Urso: “Il nostro impegno è di dare continuità al miracolo Melfi inaugurato nel 1993”. Di seguito la nota integrale. (Sassilive.it)
Il ministro Adolfo Urso al tavolo Stellantis al Mimit pensa agli annunci fatti in questi mesi da Volkswagen, che prevede la chiusura di tre stabilimenti in Germania, di Audi, che dismetterà le attività in Belgio e di importanti aziende della componentistica europea che cesseranno le proprie attività, quando si appella ai sindacati italiani, a Confindustria e all'Anfia affinché facciano «fronte comune con le vostre associazioni europee. (Corriere della Sera)
La situazione di incertezza sul futuro dello stabilimento di Termoli e, in particolare, sul progetto della Gigafactory continua a preoccupare, e la mancanza di un piano industriale dettagliato da parte di Stellantis alimenta il timore di ulteriori difficoltà per l'intero settore automotive in Italia (Primonumero)