Iran, quel discorso (anche in arabo) di Khamenei per riconquistare i miliziani delusi

Iran, quel discorso (anche in arabo) di Khamenei per riconquistare i miliziani delusi
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Corriere della Sera ESTERI

Dalla moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, al cospetto di un fiume nero di iraniani che lo venerano come si fa con le leggende, l’ayatollah Ali Khamenei commemora «il martire Hassan Nasrallah» e lancia accuse e minacce contro Israele appoggiandosi a un fucile — probabilmente un dragunov di origine russa — come fosse un bastone. Un’immagine quasi cinematografica che in Occidente regala titoli di giornale ma che, in realtà, ci spiegano, rispecchia una lettura estremista della tradizione islamica, osservata solo da pochi religiosi radicali. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

La guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito “legale e legittimo” l’attacco missilistico lanciato da Teheran contro Israele lo scorso primo ottobre, sottolineando che ha rappresentato la punizione minima per i “crimini” commessi dallo Stato ebraico. (infodifesa.it)

Il monito di Khamenei: "Israele sarà eliminato". Idf: "250 terroristi di Hezbollah uccisi da martedì"

L'Iran non "esiterà" né "ritarderà" eventuali azioni contro Israele. Khamenei ha definito Israele un regime "vampiro" e gli Usa "un cane rabbioso" nella regione e ha assicurato che la Repubblica islamica adempirà a "qualsiasi dovere correlato" contro Israele con "forza e fermezza". (Tiscali Notizie)