Khamenei definisce legittimi gli attacchi iraniani su Israele e invita le “nazioni musulmane” a colpire lo Stato ebraico
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La guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito “legale e legittimo” l’attacco missilistico lanciato da Teheran contro Israele lo scorso primo ottobre, sottolineando che ha rappresentato la punizione minima per i “crimini” commessi dallo Stato ebraico. Parlando con un fucile al suo fianco, Khamenei ha guidato per la prima volta in cinque anni la preghiera del venerdì dalla grande moschea Imam Khomeini di Grand Mosalla, nel centro di Teheran, nonostante le voci di un suo dislocamento in un luogo segreto dopo l’uccisione del leader del movimento armato sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, lo scorso 27 settembre. (infodifesa.it)
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Dalla moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, al cospetto di un fiume nero di iraniani che lo venerano come si fa con le leggende, l’ayatollah Ali Khamenei commemora «il martire Hassan Nasrallah» e lancia accuse e minacce contro Israele appoggiandosi a un fucile — probabilmente un dragunov di origine russa — come fosse un bastone. (Corriere della Sera)
L'Iran non "esiterà" né "ritarderà" eventuali azioni contro Israele. Lo ha detto per due volte la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel suo discorso pubblico durante la preghiera del venerdì che è seguita alla commemorazione di Nasrallah. (Tiscali Notizie)