Salvini al congresso conferma la sua idea: “La Lega nazionale è una scelta giusta per l’Italia e per il Nord, non torno indietro”
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“La scelta di un movimento nazionale per la Lega è giusta per il Paese ed è utile per la Lombardia. Altrimenti faremo la correntina di altri partiti nazionali o il dopo-lavoro di quelli che vengono a parlare di Nord a chi per il Nord rischia la galera”: così il leader del Carroccio Matteo Salvini durante il congresso della Lega lombarda. “Il 2025 sarà un anno di costruzione col congresso federale e sono già adesso in modalità riflessione a 360 gradi su tutto – ha aggiunto -. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Appena eletto segretario della Lega in Lombardia Massimiliano Romeo punta dritto al bersaglio grosso e chiede a Matteo Salvini di abbandonare la dimensione sovranista per tornare ad abbracciare le istanze del Nord. (Avvenire)
A fotografare con lucidità la situazione… La consegna era quella di mostrarsi uniti e dare idea di compattezza. Siccome però i nodi vengono sempre al pettine, ecco che il Congresso lombardo della Lega si trasforma in un palcoscenico per proteste, accuse, difese, frecciate, in direzione del segretario Matteo Salvini (L'HuffPost)
Nel suo fluviale intervento di chiusura della festa romana di Atreju, Giorgia Meloni ha rivendicato con focoso orgoglio i risultati del suo governo. Il segretario eletto, Massimiliano Romeo, si è invece lamentato che di Nord si parli troppo poco. (Corriere della Sera)
Il congresso lombardo della Lega diventa il palco per la resa dei conti verbale alle scelte di Matteo Salvini, costretto a incassare il fuoco amico del neo-segretario Massimiliano Romeo e del “padrone di casa” Attilio Fontana. (Il Fatto Quotidiano)
Romeo ha espresso rispetto per la segreteria uscente e ha lanciato un chiaro messaggio alla base: “Se vogliamo prendere un po’ della Lega delle origini, prima viene il simbolo e poi la cadrega. (varesenews.it)
– La Lega lombarda ha un nuovo segretario, è Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. Ma un partito nazionale, nazionalista, spostato a destra, capace di disperdere un prezioso capitale politico, sociale e anche umano proprio laddove era più forte. (QUOTIDIANO NAZIONALE)