Diamanti (2024) di Ferzan Özpetek - Recensione
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A 65 anni Ferzan Özpetek firma la regia del suo quindicesimo lungometraggio e con Diamanti porta a termine la sua opera più ambiziosa, quella in cui la riflessione sul femminile – da sempre tra i cardini della poetica del cineasta – raggiunge il suo acme, senza per questo schivare le trappole di un mélo eccessivamente barocco, frastornante, e in cui la dimensione meta-narrativa appare un orpello non solo poco efficace, ma persino deleterio (quinlan.it)
Su altri giornali
Il regista alle 21 presenta il suo 15esimo film, “Diamanti” (in sala da giovedì e già terzo al box office) e dialoga a fine proiezione con la giornalista di Repubblica, Ilaria Urbani. Un film corale con 18 attrici, ambientato nel presente e negli anni ‘70, che attraversa l’amore vissuto da un gruppo di donne di una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle, molto unite tra loro. (La Repubblica)
Ispirato alla vera (e leggendaria) sartoria Tirelli, che ha formato tanti costumisti celebri, di cui l'ultimo in ordine temporale è Massimo Cantini Parrini, il laboratorio diventa un vero e proprio palcoscenico per le donne che ci lavorano. (Movieplayer)
Una scena di Diamanti, 15mo film di Ferzan Ozpetek: nei cinema Per la quarta volta Ferzan Ozpetek lo ha voluto con sé, stavolta al cinema. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Sei delle diciotto interpreti del nuovo film corale di Ferzan Ozpetek ci raccontano in una video intervista la loro avventura in Diamanti. (ComingSoon.it)
Un confronto di quelli che piacciono a lui. Con i suoi 23 (!) personaggi femminili, di cui 21 ruotano intorno a loro: le sorelle Canova di Luisa Ranieri e... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
Ferzan Ozpetek prima di Diamanti, al cinema dal 19 dicembre: su Netflix uno dei suoi film più emozionanti con Jasmine Trinca. (L'Architetto)