Sammy Basso. «Che dono la vita»

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Comunione e Liberazione INTERNO

Sammy Basso. «Che dono la vita» Su "Avvenire" la lettera-testamento del giovane ricercatore veneto, affetto da progeria e morto domenica scorsa, letta durante il suo funerale S'era preparato, Sammy Basso, al giorno della sua morte, che è arrivato inaspettatamente domenica scorsa in un ristorante di Asolo, durante i festeggiamenti per il matrimonio di una coppia di suoi amici. Il giovane ricercatore, affetto dalla nascita da una malattia rara chiamata progeria (che causa un invecchiamento precoce e consuma il corpo di chi ne soffre), era diventato famoso oltre che per il suo impegno internazionale in campo scientifico nello studio della sua patologia, per averne parlato pubblicamente sempre col sorriso e con ironia (Comunione e Liberazione)

Ne parlano anche altri media

Il Network VIDEOMEDIA L’emittente che da oltre 30 anni racconta il territorio del Triveneto con una forte attenzione all’aspetto devozionale. (TVA VICENZA)

Tutti in rispettoso silenzio all’arrivo del feretro; molti i simboli per ricordare il giovane ricercatore in una giornata che sarà una celebrazione della vita di Sammy. Una festa di colori, come lui aveva dato disposizione. (Gazzetta del Sud)

Migliaia di persone, tantissime oltre agli amici e ai conoscenti più stretti, hanno voluto essere presenti ai funerali di Sammy Basso per trascorrere insieme un pomeriggio di riflessione e ricordo, un ultimo abbraccio al ricercatore e attivista scomparso il 6 ottobre scorso. (Open)

«Intitoliamo una strada a Bari per Sammy Basso»: la proposta di Romito

Aveva ragione la guida navajo che durante il viaggio di Sammy Basso lungo la Route 66 gli diede come nome indiano Chaànaàgahiì, che tradotto significa «uomo che ha ancora tanta strada da fare». Da quell’avventura sono passati dieci anni: un’eternità per una persona affetta da progeria, che in media ne vive 13. (Corriere della Sera)

Durante la cerimonia a Tezze dove si sono raccolte per l’ultimo saluto circa 3 mila persone, il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha inviato un messaggio personale di cordoglio, ricordando l’impatto straordinario di Sammy, tanto nella sua lotta contro la progeria quanto nel suo impegno umano e scientifico. (tviweb)

La sua storia, la testimonianza degli amici, della famiglia, mi hanno molto colpito, mi hanno emozionato. Sammy ha dedicato la sua vita alla ricerca, sapendo che i risultati non sarebbero serviti per salvare la sua vita ma quella di chi verrà». (La Gazzetta del Mezzogiorno)