"Elkann in Parlamento". Meloni scende in campo
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«Difenderemo l'occupazione e l'indotto». La premier Giorgia Meloni, ospite di Nicola Porro da Quarta Repubblica, ha parlato del caso Stellantis. Una mossa - quella sulla ferma difesa dell'occupazione - che spiazzerà anche il segretario della Cgil Maurizio Landini, impegnato nel frattempo in battaglie più che altro ideologiche. «Ho parlato con Elkann che mi ha comunicato le dimissioni di Tavares, ovviamente non entro nel merito delle scelte di una grande multinazionale, credo che sia anche figlio di alcune battaglie sindacali molto forti che sono state fatte, particolarmente dai sindacati francesi e americani, perché quello italiano su questo era un po' afono», ha premesso la presidente del Consiglio. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
Dopo la notizia che ha squarciato la domenica sera, le dimissioni di Carlos Tavares da ceo di Stellantis continuano a fare rumore. Stessa linea d’onda per il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che parla di «dimissioni inaspettate: bisognerà capirne le motivazioni reali anche per capire i passaggi futuri. (La Repubblica)
Avete sentito bene ogni camion secondo queste parole avrebbe avuto all'interno solamente una bara. Da un punto di vista emotivo tutti quei camion davano invece la sensazione di un numero di bare altissimo e drammatico. (Il Giornale d'Italia)
Lo afferma Morningstar DBRS in una nota. Naturalmente, la performance operativa notevolmente più debole di Stellantis quest'anno ha implicazioni creditizie negative. (Finanza Repubblica)
Il mercato aveva già messo in conto che il manager portoghese sarebbe uscito dal gruppo in anticipo rispetto alla sua scadenza naturale prevista nel 2026, ma è rimasto spiazzato per la tempistica e soprattutto per il fatto che non è stato indicato il nome del successore. (Il Sole 24 ORE)
Pesano la caduta del titolo in borsa, la rigidità sui tempi del passaggio all’elettrico e le frizioni con la rete Usa (Milano Finanza)
Sulla base di una domanda di autovetture ancora debole, lo strategist ritiene che il settore automobilistico europeo continuerà nel processo di consolidamento per ridurre i costi e aumentare la redditività, e ciò è un processo inevitabile. (SoldiOnline.it)