Crisi dell’auto, il settore europeo verso il tracollo?
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In Europa la crisi dell'industria automobilistica si sta allargando a macchia d'olio. Dopo Volkswagen, annunciano tagli Mercedes, Ford e Bosch Fonte Pexels Il mercato europeo dell’auto sta andando verso il collasso. Giorno dopo giorno si rincorrono notizie sulla chiusura di fabbriche e licenziamenti di migliaia di lavoratori: Volkswagen, (Rinnovabili)
La notizia riportata su altri media
Difficoltà a valanga per il mercato delle quattro ruote, che pare non avere soluzioni per uscire da una situazione di crisi senza precedenti. Colossi mondiali come Volkswagen e Stellantis si trovano a fare i conti con una rottura prolungata, un disastro sotto il profilo delle vendite e dei profitti che in questo 2024 si sta facendo sentire e non poco. (QuattroMania)
Cosi commenta la segreteria Fiom Savona che prosegue: "La recente decisione del governo nella Legge di Stabilità di tagliare il fondo automotive, istituito dal precedente Esecutivo, 4,6 miliardi di euro, pari all’80% delle risorse previste, va nella direzione opposta a quella auspicata, in un momento dove servirebbe un forte sostegno per garantire la competitività del settore, la difesa dell’occupazione e dell’innovazione tecnologica per affrontare le sfide del futuro". (SavonaNews.it)
Questa crisi ha costretto le grandi case automobilistiche europee a ripensare una parte del proprio modello di business, cercando nel risparmio e nei tagli alle spese il mancato profitto dovuto ai minori margini che i Bev garantiscono rispetto alle loro controparti a benzina. (QuiFinanza)
“Stiamo assistendo ad una fase di contrazione della produzione industriale davvero preoccupante. A fine 2024, infatti, come si apprende dall’ultimo rapporto del Centro Studi di Confindustria, l’economia italiana risulta in difficoltà a causa dell’industria, che rappresenta la parte trainante del PIL del Paese. (Primonumero)
A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Corriere dell'Umbria)
Nel 1985, oltre il 92% dei ventenni desiderava acquistare un’auto (e poi la acquistava); oggi siamo al 29%. Tuttavia, sarebbe stato più gestibile se le misure fossero state avviate dieci anni fa, quando i segnali di un declino iniziavano a diventare evidenti. (Primonumero)