Meloni e le dinamiche della maggioranza. La premier in Europa ora si sente più forte (ma i partner saranno un ostacolo)

Meloni e le dinamiche della maggioranza. La premier in Europa ora si sente più forte (ma i partner saranno un ostacolo)
Corriere della Sera INTERNO

Nello staff della premier dicono sostanzialmente tre cose. La prima: ora conteremo più nelle trattative europee. La seconda: nel futuro Parlamento di Strasburgo Ecr, il gruppo dei conservatori e riformisti europei, avrà più voce in capitolo e più posti chiave, a cominciare da due possibili vicepresidenze. La terza: restiamo la destra presentabile, realmente conservatrice, non nostalgica, della Ue. Certo, ammettono subito dopo, con il neo del Pis polacco, ma su questo punto il bicchiere si può vedere anche mezzo pieno. (Corriere della Sera)

Su altre testate

«Come diceva Chirac: non c’è Europa senza Italia. E allora perché la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è astenuta?», ha detto Prodi in un’intervista a Class Cnbc (Milano Finanza)

È bella la sensazione, per quanto illusoria, di ringiovanire con la cronaca, specialmente quella politica, che è alquanto accidentata. (Il Dubbio)

Il numero magico, cioè, necessario per superare indenne le forche caudine dell’Europarlamento, quando - la data da cerchiare è il 18 luglio - il suo nome per un bis alla guida della Commissione sarà messo al voto della plenaria. (ilmessaggero.it)

Nomine Ue, il piano di Giorgia Meloni che punta su Marine Le Pen (e Donald Trump)

Ebbene sì, Ursula von der Leyen è stata confermata Presidente della Commissione Europea. Ma la vera notizia, per quel che ci riguarda, è che Giorgia Meloni si è astenuta. Ancora una volta la Meloni compie il gesto di Ponzio Pilato e se ne lava le mani. (Radio Radio)

Fondamentalmente Giorgia Meloni ha fatto benissimo ad astenersi sul nome di Ursula von de Leyen dopo quello che ha ritenuto essere stato un “smacco” alla volontà popolare. Smacco che in realtà con la volontà popolare non c’entra nulla e che mette piuttosto in mezza mora i sovranisti di Ecr. (AlessioPorcu.it)

In queste poche parole attribuite dal Corriere della Sera a «fonti meloniane» sta tutto il piano della premier sulle nomine Ue. «Se a Parigi si insedia il governo del Rassemblement National ne vedremo delle belle». (Open)