Meloni fa i versi in Senato, alza la voce su Caivano: "Via i 36 camorristi, erano lì prima di noi"
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Una reazione sopra le righe, quella della premier in Senato. "A Caivano siamo stati noi a buttare fuori 36 camorristi dalle case occupate della povera gente" ha ricordato Giorgia Meloni nella sua replica, ribattendo al disappunto che si è sentito in aula dai banchi delle opposizioni. Meloni ha allora alzato la voce e ha fatto il verso a chi la criticava, per poi concludere: "Quando uno non l'ha fatto prima di noi, anche no. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La Premier a palazzo Madama per la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 19 e 20 Dicembre. La bagarre durante la replica di Meloni. (Il Sole 24 ORE)
«Posso essere amica di Musk e nello stesso momento presidente del primo Governo che in Italia ha fatto una legge per regolamentare l'attività dei privati nello spazio» ha detto la premier in Senato, rispondendo alle critiche di Mario Monti (Milano Finanza)
Scintille in Senato tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e gli esponenti del Movimento 5 Stelle dopo la critica della Premier al Super Bonus e l'accusa del senatore del Movimento 5 Stelle Ettore Lichieri a quest'ultima di aver votato il Super Bonus. (Il Sole 24 ORE)
Giorgia Meloni in Senato per le comunicazioni sul Consiglio europeo smette i toni istituzionali e ingaggia una corpo a corpo con i parlamentari dell'opposizione. Primo fra tutti Matteo Renzi, ma ne ha anche per i dem Simona Malpezzi e Alessandro Alfieri e perfino per l'ex premier e senatore a vita Mario Monti, fra gli altri. (la Repubblica)
Non lo faccio e non lo farò mai anche se per qualcuno è difficile da comprendere". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, replicando in Senato alle critiche di Mario Monti sul rapporto con Elon Musk. (Tiscali Notizie)
Era partita piano, «scusate per la voce», «dirò poche cose». E, per i primi 10 minuti, in effetti Giorgia Meloni sembra voler smentire il suo solito copione, che vede nelle repliche incendiarie il pezzo forte delle sue comunicazioni in Parlamento. (La Stampa)