Mantovano chiarisce la linea dell’Italia sull’Ucraina: “Continueremo a consentire a Kiev di difendersi”. Il messaggio a Salvini
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“L’Italia farà né più né meno quello che ha fatto finora d'intesa con tutti gli alleati, a cominciare dagli Stati Uniti, per consentire all'Ucraina di tutelare i propri territori, i propri abitanti, i propri confini". Il sottosegretario Alfredo Mantovano chiarisce la linea dell’Italia sulla questione Ucraina: ci sarà un nuovo pacchetto per l’invio delle armi. E l’Italia farà la sua parte. Non era… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano rispondendo a chi domandava se è in preparazione un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina e se verrà prorogata l'autorizzazione per la fornitura di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, in scadenza a fine anno. (La Nuova Venezia)
Nella capitale ungherese si è tenuto il quinto vertice della Comunità politica europea. Il summit è stato aperto dal discorso di benvenuto del primo ministro ungherese, Viktor Orbán, che ha rimarcato come l’odierno contesto geopolitico internazionale e regionale necessiti di trovare nuove soluzioni per affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla prosperità politica ed economica degli Stati membri. (il Resto del Carlino)
Una accoglienza speciale per Giorgia Meloni a Budapest: il premier ungherese Viktor Orban, padrone di casa, saluta l'omologa italiana baciandole entrambe le mani. I due leader, che secondo molti osservatori rivestiranno un ruolo centrale in Europa dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, hanno poi riso di gusto insieme scambiandosi qualche battuta davanti ai giornalisti. (Liberoquotidiano.it)
Lo champagne che Viktor Orbán ha stappato per celebrare l’elezione di Trump non è stato bevuto simbolicamente allo stesso modo da tutti i leader europei riuniti per il doppio vertice che, per un azzardo del calendario istituzionale della presidenza ungherese del Consiglio, ha luogo a Budapest: ieri il quinto appuntamento dei 47 paesi della Comunità politica europea e oggi un Consiglio europeo straordinario a 27 (come diceva Churchill, un bicchiere di champagne è sempre utile, sia per celebrare una vittoria che per consolarsi da una sconfitta). (il manifesto)
In un momento di disordine politico tra i tradizionali giganti dell’Ue come Francia e Germania, il premier ungherese si erge come la figura chiave di un blocco transatlantico che guarda con ammirazione all’America di Trump. (LA NOTIZIA)
Giorgia Meloni è a Budapest per il vertice della comunità politica europea. Nella capitale ungherese presente anche Zelensky che ha dichiarato: aperti a idee di pace, ma decidiamo noi. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)