Inaugurazione anno accademico al Politecnico di Milano. Nuovo laboratorio CryoLab: cos’è e come funzionerà
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Milano – Inaugurazione dell’anno accademico (la numero 162) per il Politecnico di Milano, nel segno dello sport il più possibile inclusivo, anche grazie all'innovazione e alla ricerca che si svolgono nell'ateneo milanese. Protagonisti della giornata sono stati infatti anche studenti ed ex studenti dell'ateneo che sono campioni paralimpici, come Alberto Amodeo, Federico Andreoli, Giulia Ghiretti e il nuotatore Simone Barlaam, che hanno sottolineato come la tecnologia può aiutare a migliorare le performance. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altre testate
Lo sport come strumento di formazione e unione tra talenti e studenti, con uno sguardo rivolto ai Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Un ateneo che continua a ottenere ottimi risultati in termini di prestigio internazionale. (Tiscali Notizie)
"Oggi abbiamo sentito tante belle parole da parte della rettrice, oltre agli interventi sul palco delle massime istituzioni. Dal sindaco Sala al ministro per lo Sport Abodi, sono stati toccati temi interessanti. (Adnkronos)
"Ultimamente la tecnologia rappresenta quasi l'80%, oltre al fatto della performance fisica incidono il materiale utilizzato, i componenti, lo studio che c'e' dietro e' un percorso che va avanti da anni. (Il Mattino di Padova)
Leggi tutta la notizia 'Oggi volevo mostrare il Politecnico che non è sempre quello ti aspetti. (Virgilio)
MILANO (ITALPRESS) – “Oggi volevo mostrare il Politecnico che non è sempre quello ti aspetti. Per gli atleti ma non solo, perché nel caso delle persone con disabilità, il lavoro sulla biomeccanica e sulle protesi è fondamentale”, ha detto la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, a margine dell’inaugurazione del 162mo anno accademico. (OglioPoNews)
Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, parte da qui per inquadrare le prossime sfide: "Facendo eco al Piano Draghi sulla Competitività Europea, mi sento di affermare, con assoluta convinzione, che colmare il divario di innovazione sia, a tutti gli effetti, una priorità per l’Europa e per il nostro ateneo. (IL GIORNO)