Via libera del Senato alla Manovra. Tensione in aula, Renzi: «Violate le regole della democrazia parlamentare»
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La manovra economica del Governo Meloni ha ottenuto il via libera definitivo in Senato. Numerose le polemiche in aula, con Renzi che accusa Meloni per aver posto la fiducia sul voto: «Sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare». La legge di Bilancio da 30 miliardi prevede, tra le altre cose, il rinnovo dei tagli al cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 40mila euro, un intervento sulle pensioni con modifiche minime alla flessibilità in uscita, piccoli aumenti per le pensioni minime (1,8 euro) e una sforbiciata alle detrazioni per i redditi più alti. (LaC news24)
Ne parlano anche altre testate
"Che il senatore Renzi non fosse esattamente un lord inglese lo sapevamo già ma oggi si è spinto oltre il consueto battutismo da cinepanettone. Oggi però ha superato la decenza scatenandosi con una aggressività e una spavalderia indegne per le aule di palazzo Madama, contro il Presidente La Russa, seconda carica dello Stato che è stato un signore nel mantenere l'aplomb e non procedere ad espellerlo dall'aula. (Tiscali Notizie)
Durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia sulla Manovra di bilancio 2025, in aula del Senato si è inscenato uno scontro tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e la seconda carica dello Stato Ignazio La Russa (FdI). (Il Giornale d'Italia)
La manovra, con il voto finale di Palazzo Madama è legge. Il passaggio finale arriva dopo le polemiche di venerdì contro la prassi del monocameralismo di fatto, che ha scatenato la protesta delle opposizioni insieme a quella del relatore di maggioranza, Guido Liris di FdI, arrivato a dimettersi simbolicamente da relatore. (Il Fatto Quotidiano)
La premier Giorgia Meloni "aveva detto 'non farò quella che prende a schiaffi il Parlamento' e ora "state violando tutte le regole della democrazia parlamentare. State superando il bicameralismo paritario violando la Costituzione". (Tiscali Notizie)
«Abbia la cortesia di non fuggire dalla verità», è stata quindi la replica di La Russa, con Renzi che ha concluso ironico: «Magari pensavo di farle un complimento, si figuri: il fatto che non avverta i rumori è tipico di una età incipiente che va avanti, non è un problema». (ilgazzettino.it)
Evidentemente non gli è servito di lezione che gli elettori lo bocciano costantemente nelle urne perché infastiditi dal suo modo di fare bullesco e non si fanno più gabbare da titoli e battute. "Che il senatore Renzi non fosse esattamente un lord inglese lo sapevamo già ma oggi si è spinto oltre il consueto battutismo da cinepanettone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)