I sindaci ennesi chiudono il rubinetto. È cominciata la guerra dell'acqua
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ansa In Sicilia è scoppiata la guerra dell’acqua. Di fronte ai rubinetti che restano a secco, gli amministratori locali cercando di risolvere la crisi idrica come possono, anche a scapito dei comuni vicini. Un “tutti contro tutti” che rischia di aggravare ulteriormente uno scenario già abbastanza problematico. I sindaci dei comuni dell'ennese (Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami) che dipendono esclusivamente dalla diga Ancipa hanno prima occupato l’impianto, poi hanno letteralmente chiuso il rubinetto a Caltanissetta (Avvenire)
Ne parlano anche altre testate
«Con un atto di forza senza precedenti, i rappresentanti dei comuni ennesi hanno bloccato il potabilizzatore della diga Ancipa, impedendo l’erogazione idrica decisa dalla Cabina di regia regionale. Lo dichiara in una nota l’amministrazione comunale di Caltanissetta guidata dal sindaco Walter Tesauro in merito alla chiusura della condotta da parte di coloro che occupavano la diga Ancipa che ha impedito la distribuzione idrica al capoluogo nisseno e a San Cataldo. (Giornale di Sicilia)
La tensione è alle stelle. Interviene il presidente della Regione (Livesicilia.it)
Dopo la condanna da parte del capo della Protezione civile Salvo Cocina e del governatore Renato Schifani, in mattinata Venezia ha replicato rilanciando le accuse: “Sulla crisi idrica la Regione ha fallito”. (Livesicilia.it)
lunedì 2 Dicembre 2024 La dichiarazione (ilSicilia.it)
E’ un fiume in piena il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, tra i protagonisti della rivolta culminata sabato con l’occupazione dell’impianto di potabilizzazione e con l’interruzione dell’approvvigionamento idrico verso Caltanissetta e San Cataldo. (Vivi Enna)
Crisi idrica nell’ennese: Legambiente denuncia responsabilità e solidarizza con i comuni “ancipadipendenti” Legambiente Enna esprime piena solidarietà alle popolazioni dei comuni di Cerami, Gagliano, Nicosia, Sperlinga e Troina, che si trovano da oggi completamente senz'acqua a causa della grave situazione dell’invaso Ancipa. (Dedalomultimedia.org)