Draghi torna a dare la sveglia all'Europa: «Basta rimandare decisioni. Trump? I rapporti con gli Usa cambieranno» - Il video
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Le parole dell'ex premier italiano dal vertice Ue di Budapest: «Il debito comune è indispensabile, ma non è l'unica cosa di cui discutere» «Ci sono grandi cambiamenti in vista e l’Europa non può più posporre le decisioni». L’avvertimento arriva ancora una volta da Mario Draghi, che da Budapest torna a proporre la sua ricetta per rilanciare la competitività dell’Unione europea. Oggi, venerdì 8 novembre, l’ex premier italiano si trova nella capitale ungherese per il vertice informale Ue. (Open)
Su altre fonti
«È possibile spendere il 2% del Pil per la difesa rispettando il Patto di stabilità, bisognerà prendere tutta una serie di decisioni: oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione». (Avvenire)
Budapest, 8 nov. - Quella di oggi "sarà una giornata in cui si parlerà del rapporto sulla competitività in Europa, le indicazioni di questo rapporto sono già urgenti, data la situazione economica in cui siamo oggi, e sono diventate ancora più urgenti dopo le elezioni negli Stati Uniti, non c'è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa, non necessariamente tutta in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto". (Il Sole 24 ORE)
È questo, a grandi linee, il sunto dell'intervento di Mario Draghi ai leader riuniti allo stadio Puskas di Budapest dove è in corso la riunione informale dei Capi di Stato o di governo del Consiglio europeo. (Today.it)
Draghi: Possibile spendere 2% del Pil per Difesa? I soldi si trovano 08 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Alla Casa Bianca Trump darà sicuramente "grande impulso" al settore dell'alta tecnologia, nel quale l'Ue è già "molto indietro", e contemporaneamente "proteggerà" l'industria tradizionale, quei settori nei quali l'Unione esporta di più negli States. (Adnkronos)
La vera decisione che serve è innanzitutto politica, e riguarda le cose da fare. “Quello che l’Europa non può più fare è posporre le decisioni” che servono per rilanciare l’Unione europea in un contesto globale profondamente cambiato e sempre più irto di ostacoli. (EuNews)