Capodanno al Circo Massimo, il Campidoglio chiede a Tony Effe un passo indietro
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Il Campidoglio chiederà a Tony Effe «di fare un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi nel concerto di capodanno al Circo Massimo, che non deve essere un’occasione divisiva per la città». La presenza dell’artista ha scatenato nelle ultime giornate le polemiche di diverse associazioni. Ieri Differenza Donna ha definito «una scelta scellerata organizzare un concerto, dove il target saranno le ragazze e i ragazzi, nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti». (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
Ieri Differenza La presenza dell'artista ha scatenato nelle ultime giornate le polemiche di diverse associazioni. (Secolo d'Italia)
La decisione «per evitare che il live di fine anno si trasformi in momento divisivo per la città». Dal rapper ci si aspetta una risposta positiva. (Corriere Roma)
Capodanno a Roma, scoppia il caso Tony Effe. Dopo l’appello lanciato delle consigliere capitoline del centrosinistra e delle donne militanti dei circoli Pd di Roma, è sceso in campo anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi: “Si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma dallo staff del cantante fanno sapere che ancora non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale in merito alla partecipazione al concerto di Capodanno al Circo Massimo. (Fanpage.it)
Il Campidoglio, secondo quanto si apprende, chiede a Tony Effe "di fare un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi nel concerto di capodanno al Circo Massimo, che non deve essere un'occasione divisiva per la città". (Sky Tg24 )
Siamo a Roma, dove stanno organizzando l’ammucchiatona infantile di San Silvestro con tanti artisti infantili o senili tra cui questo Tony Effe, che in effetti si chiama Rapisarda, Nicolò Rapisarda, e fino e due tre anni fa era membro di una band chiamata Dark Polo Gang, roba da tivù dei ragazzi, ma poi si è messo in proprio e siccome fa delle provocazioni infantili forse non lo chiamano più. (Nicola Porro)