Calcio, Germania-Italia 3-3, Spalletti: “Secondo gol ci ha ucciso”

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Agenzia askanews SPORT

Roma, 23 mar. – Niente impresa. A Dortmund un’Italia dai due volti pareggia (3-3) contro la Germania, che non battiamo dal 2012. Non basta per andare alle Final Four di Nations League ed è un peccato per quello che si è visto nel secondo tempo e per un rigore non concesso dal Var per fallo su Di Lorenzo. Nel primo però l’Italia è spazzata via dai tedeschi. Ci siamo rialzati e abbiamo salvato l’onore giocando a calcio, ma resta la sensazione che le grandi del Vecchio Continente (a novembre ci aveva battuto a San Siro anche la Francia) per ora restino di un gradino superiori. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altre testate

«Nel primo tempo siamo stati in balia della Germania, nel secondo si è vista l’Italia vera, quella che tutti si aspettano». Così a caldo Luciano Spalletti commenta il 3 -3 in casa della Germania. Il ct, ai microfoni Rai, ha poi parlato del secondo gol subito da Musiala a porta vuota su angolo, con tutti gli azzurri che parlavano tra loro. (Gazzetta di Parma)

L 'Italia esce dalla Nations League ai quarti di finale per mano della Germania . Per la formazione di Nagelsmann in gol Kimmich , Musiala e Kleindiest (a segno anche all'andata) mentre sono la doppietta di Kean e il rigore di Raspadori ad evitare almeno la doppia sconfitta. (Tuttosport)

Germania Italia è una partita che racchiude un’infinità di emozioni, rivalità, sotterfugi e grande prestigio e questa volta, non ha fatto eccezione. Se da una parte del campo i padroni di casa sono scesi in campo con la convinzione di vincere e di fare la partita, dall’altra gli Azzurri nel primo tempo sono parsi sempre spaventati, inermi d’innanzi alle incursioni teutoniche e al pressing alto in fase di non possesso. (LazioNews24.com)

Spalletti rifletta sul primo tempo di Germania-Italia. Thiago Motta, superbia ed inesperienza

Con lo stesso metro, però, anche la prestazione espressa dalla Germania nella ripresa – tre gol subiti, errori grossolani, mancanza di intensità e di qualità – meriterebbe lo stesso identico atteggiamento distruttivo. (Undici)

Finisce 3-3 e non basta la reazione nervosa, tutto cuore e orgoglio, facilitata da un avversario appagato, per restituire l'ottimismo, nè è sufficiente un rigore negato agli Azzurri che poteva tratteggiare un finale diverso. (La Stampa)

Il primo tempo più imbelle e distratto che si ricordi, una tremante ammissione di inferiorità indegna della tradizione di una gara fra Italia e Germania, e la capacità che hanno avuto gli azzurri di vergognarsene, di non lasciarla sfilare come un’altra pagina nera — la peggiore — di questa interminabile apnea azzurra, ma di reagire per puro orgoglio, perché al 46’ era impensabile avere ancora dei progetti. (Corriere della Sera)