Schlein, attacco a Meloni dal Gay Pride: "Non lo possiamo accettare"

Schlein, attacco a Meloni dal Gay Pride: Non lo possiamo accettare
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"L'Italia è scivolata durante questo anno e mezzo di governo Meloni alla trentaseiesima posizione su 48 nella classifica di Ilga-Europe sui diritti Lgbtqr+": la segretaria del Pd, Elly Schlein, lo ha detto a margine del Pride in corso a Milano, dove sfila con il carro del partito. Anche questa volta, insomma, la leader dem non ha perso occasione per attaccare l'esecutivo. Poi ha aggiunto: "Non lo possiamo accettare, vogliamo portare l'Italia nel futuro e pienamente in Europa perché se guardiamo la mappa dei diritti Lgbtqr+ si vede che è come se ci fosse ancora un muro che divide l'Europa, ma il nostro paese sta dalla parte sbagliata". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

“Con il governo Meloni i diritti della comunità Lgbt sono a rischio”. Ma il clima è brutto anche guardando all’Europa: “Tira una brutta aria con l’avanzare delle destre” aggiunge Castellani. (Il Fatto Quotidiano)

MILANO (ITALPRESS) – “Durante questo anno e mezzo di governo Meloni l’Italia è scivolata alla 36eiesima posizione su 48 nella classifica sui diritti Lgbt. “Vogliamo il matrimonio equalitario – ha proseguito – perchè l’amore non si discrimina e non lasceremo decidere alla destra chi abbiamo il diritto di amare. (La Nuova Sardegna)

Il tema dell’opera, neanche a dirlo, è la maternità surrogata. Si chiama «Rainbow Schlein, Love, Rights and $urrogacy» l’ultima opera dello street artist aleXsandro Palombo. (Open)

Schlein al Milano Pride: “Persa occasione al G7 per parlare di identità di genere e parità. Con Meloni scivolati in fondo alla classifica dei diritti”

Inoltre ciò che viene contestato a Milano è uno degli slogan scelto dal corteo, “Cessate il fuoco a Gaza”, con l'uso del termine genocidio utilizzato per descrivere ciò che accade nella Striscia. Tra questi il direttore del museo della Brigata ebraica Davide Romano e il giornalista Klaus Davi che hanno deciso di sfilare nonostante il rifiuto dell'associazione queer ebraica Keshet Italia di non aderire ai Pride nazionali, a causa delle tensioni dopo il conflitto del 7 ottobre. (Luce)

Questa storia che la Regione non ha voluto dare neanche quest'anno il patrocinio al Pride, alla sinistra non è proprio andata giù. Così, ieri, un bel governatore Fontana cartonato a grandezza naturale, con bandiera arcobaleno sulle spalle è spuntato sul carro del Pd. (il Giornale)

«I cittadini hanno il diritto di sapere quello che succede dentro al partito che esprime la presidente del Consiglio di questo Paese. Ed è incredibile che Giorgia Meloni non abbia trovato la forza di prendere le distanze e cacciare queste persone dal suo partito». (La Stampa)