Ucraina: Podolyak, 'Kiev non farà concessioni, Trump dimostri di essere numero uno'

Ucraina: Podolyak, 'Kiev non farà concessioni, Trump dimostri di essere numero uno'
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Civonline ESTERI

"Trump è un politico che punta a essere il numero uno. I presunti progetti che circolano in queste ore si basano tutti sul concedere qualcosa alla Russia, ma sono suggestioni di Putin. Se Trump gli andasse dietro, diventerebbe il numero due. E non credo che lo possa accettare". Lo ha detto a Repubblica Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo - riguardo l'accettazione di un cessate il fuoco in cambio della concessione alla Russia dei territori occupati e l'ingresso immediato nella Nato - "si fa un gran parlare di quest’ipotesi perché si presuppone che l’Ucraina debba per forza concedere qualcosa. (Civonline)

La notizia riportata su altri giornali

Nave russa con missili Zircon si esercita nel canale della Manica. Nona Mikhelidze, Responsabile di ricerca presso l'Istituto Affari Internazionali, ha spiegato perché il piano di pace di Trump potrebbe essere rigettato dallo stesso Putin, che in questo momento si sente in una posizione di forza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di fatto, Podolyak spera che il «processo decisionale in stile aziendale» del presidente USA possa semplificare gli aiuti militari e migliorare l'efficienza operativa, superando i ritardi burocratici che durante il mandato di Joe Biden hanno ostacolato gli sforzi di difesa ucraini: «I Paesi democratici e le burocrazie europee tendono a passare molto tempo a discutere le decisioni necessarie o a implementarle solo parzialmente, lasciando i problemi alla prossima generazione politica. (Corriere del Ticino)

L’arrivo, anzi il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, prima ancora di materializzarsi con qualche dichiarazione importante o qualche nomina, per non parlare dell’insediamento lontano più di due mesi, ha riportato quasi d’imperio sulla scena un’idea che per quasi tre anni è stata respinta con indignazione dall’intero Occidente: ovvero, che l’invasione russa dell’Ucraina e la guerra che essa ha generato possano concludersi con un negoziato che non passi per una sconfitta della Russia (L'Eco di Bergamo)

L’ex generale Rossi: “Senza l’aiuto americano, l’Ucraina è ko”

E per dare forza ai suoi pensieri Kurkov cita un saggio appena postato sul portale letterario «Zbruch». Però, in cuor mio, ho una speranza: se è vero che intende tornare a fare grande l’America, allora Trump si accorgerà che ciò è incompatibile con Putin determinato a ricreare la grande Russia», dice lo scrittore Andrey Kurkov. (Corriere della Sera)

Se da una parte Donald Trump vuole tagliare gli aiuti a Keiv, solo ieri il suo braccio destro alla guida mediatics del movimento Make America Great Again (Maga) Steve Bannon ha detto "Vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera'', aggiungendo che d’ora in poi toccherà all'Europa pagare per la guerra, dall'altra il Financial Times sostiene che al neo presidente in realtà interessano due punti del piano della vittoria di Zelensky, cosa che potrebbe cambiare i piani Maga. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

DOMENICO ROSSI GENERALE FORZE ARMATE FFAA COCER (Italia Oggi)