L'ultimo abbraccio di Varese a Bruno Arena. L'amico Max: «E' lassù con i grandi, ma lo sento con me». L'omelia: «Ora sorridi per noi»
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In Basilica iniziati i funerali del comico dei Fichi d'India scomparso mercoledì scorso all'età di 65 anni. Sulla bara una maglia delle sua Inter con il suo nome. Il collega: E' una Luna a metà. Ma prima o poi ci incontreremo di nuovo. Don Giuseppe Cadonà: La sua carità era l'allegria (SavonaNews.it)
La notizia riportata su altre testate
Luciano Spalletti e Bruno Arena. La morte di Bruno Arena, grande tifoso di calcio e dell’Inter, ha scosso il panorama calcistico italiano e sono diversi quelli che l’hanno voluto ricordare. Nel 2013, a causa di un’emorragia cerebrale, Arena aveva dovuto interrompere la propria carriera televisiva. (Spazio Napoli – News sul calcio mercato Napoli)
Amici per la pelle, ancor prima che colleghi comici. Quella frase era diventata un tormentone, nel momento stesso in cui venne lanciata dal palcoscenico di Zelig, probabilmente già sperimentata anni prima nei villaggi turistici, dove I Fichi d’India hanno iniziato il loro viaggio nel cabaret. (leggo.it)
Il feretro è arrivato con circa un’ora d’anticipo e quando sul sagrato della basilica c’è già un po’ di gente per dare l’ultimo saluto al Fico. Fede nerazzurra (malpensa24.it)
:@KIKAPRESS MUSICA: ONCE AGAIN- FROM BENSOUND. Per Max Cavallari è un giorno triste e nessuno potrà prendere il posto del suo amico e compagno di viaggio con il quale, però, si è dovuto fermare dieci anni fa. (ilmessaggero.it)
Amici Ahrarara diventato il marchio di fabbrica dei Fichi d'India e del suo lungo sodalizio artistico con Bruno Arena è morto ieri , aveva 65 anni e da nove era malato, colpito da un aunerisma cerebrale per cui si era dovuto fermare, lasciare il palcoscenico. (La Repubblica)
La fisionomia astratta era il risultato di un incidente automobilistico nel 1984, che lo aveva costretto a numerose operazioni chirurgiche e alla perdita parziale della vista da un occhio. Non che Max Cavallari, il suo socio, sia particolarmente bello, ma lui stesso scherzava ogni volta sul suo volto alla Picasso, una autentica maschera comica che metteva già voglia di ridere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)