Le riforme che servono alla giustizia

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Corriere della Sera INTERNO

La coincidenza temporale tra il proscioglimento di un Matteo (Renzi) nel procedimento Open e l’assoluzione dell’altro nel processo Open Arms (Salvini) ripropone il problema del rapporto tra politica e giustizia, con il primo che chiede le scuse di chi ha strumentalizzato le accuse a suo carico e il secondo che invita ad accelerare con l’approvazione di nuove norme: «Riforme, riforme, riforme». A cominciare da quella costituzionale già incardinata in Parlamento che comprende separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, doppio Csm e un’Alta corte esterna per le sanzioni disciplinari; scelte destinate a inasprire le tensioni tra il governo e le toghe (di ogni estrazione politica e culturale, non solo quelle «rosse»), e fra maggioranza e opposizione. (Corriere della Sera)

Su altri media

L’assoluzione di Matteo Salvini e il proscioglimento di Matteo Renzi diventano ottimi pretesti per mettere sul tavolo proposte a protezione dei politici, nonostante le sentenze abbiano semmai dimostrato l’inesistenza di complotti giudiziari. (Il Fatto Quotidiano)

Siamo morti: dal 25 una tesla aziendale è più conveniente di una 500: tutto previsto nella finanziaria. Il corriere della sera affida a Monti l’editoriale perchè il senatore a vita replichi alla replica della Meloni. (Nicola Porro)

Prima o poi troverai un giudice preparato e onesto che saprà riconoscere le tue ragioni. “La vicenda di Salvini dimostra due cose: la prima è che bisogna sempre credere nella giustizia. (La Voce del Patriota)

Il vero problema sono le inchieste quasi infinite

La tregua tra Lega e Forza Italia su questo tema è già stata siglata e la telefonata di Pier Silvio Berlusconi a Salvini l’ha suggellata. (il manifesto)

A sancire questa evidenza storica erano state nei giorni scorsi le vicende di Stefano Esposito (ex senatore del Pd, uscito indenne dall’accusa di corruzione dopo 7 anni di incubo) e di Matteo Renzi (leader di Italia Viva, prosciolto per il caso Open in seguito a 5 anni di martellamento) e adesso si aggiunge, in tutta la sua rilevanza, l’assoluzione (perché il fatto non sussiste) per Matteo Salvini a Palermo. (ilmessaggero.it)

– Le due sentenze della magistratura giudicante su Matteo Renzi e Matteo Salvini possono favorire, paradossalmente (ma solo fino a un certo punto), la ricerca di un nuovo e meno burrascoso rapporto tra politica e giustizia in Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)