Socialisti e comunisti propongono Tubiana premier. I dubbi di Mélenchon

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Approfondimenti:
L'HuffPost ESTERI

I socialisti, gli ecologisti e i comunisti hanno proposto a LFI di Melenchon il nome di Laurence Tubiana per candidarsi a premier, come personalità della società civile. Lo hanno confermato fonti parlamentari all'AFP dopo alcune indiscrezioni. Tubiana è un'accademica, sostenitrice dell'accordo di Parigi del 2015 e della Convenzione dei cittadini sul clima. Il suo profilo è già stato criticato sulla rete da esponenti LFI che l'accusano di vicinanza a Emmanuel Macron. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il voto francese ci ha fatto riconoscere la Francia che amiamo, è stato detto. Un segnale positivo da mettere insieme al risultato del voto britannico. (doppiozero)

Una settimana dopo le elezioni legislative, e a poco più di un mese dal clamoroso scioglimento dell’Assemblea nazionale deciso da Macron, il direttore di Le Monde, Jérôme Fenoglio, fa il punto sulla crisi francese. (Corriere della Sera)

Vediamo a che punto è la formazione del prossimo governo francese. Mancano pochi giorni alla prima sessione della nuova Assemblea Nazionale in Francia, ma il Nuovo Fronte Popolare, uscito vincitore alle elezioni, è bloccato sulla scelta del futuro premier. (Fanpage.it)

Tra veti e comunicati di fuoco, socialisti e insoumis ai ferri corti

Dal 7 luglio, data dei risultati del ballottaggio delle legislative in Francia, si rincorrono le voci sulla figura giusta per continuare a tenere unito il Nuovo fronte popolare e provare ad ottenere l'incarico dal presidente Emmanuel Macron dopo il voto all'Assemblea nazionale. (EuropaToday)

Un risultato che va in direzione opposta a quella delle recenti elezioni europee, dove invece si è registrato un innegabile successo della destra Al secondo turno delle elezioni politiche in Francia la nuova alleanza di sinistra, anzi, chiamiamo le cose con il loro nome, il nuovo Fronte Popolare ha vinto non solo sul partito Ensemble pour la République del leader conservatore uscente Emmanuel Macron, ma anche sul preoccupante Rassemblement National di Marine Le Pen, cioè il vecchio Front National in versione cartello elettorale di destra sia generica che apertamente fascista, anche se non ha raggiunto la maggioranza necessaria per governare. (LaC news24)

In meno di due settimane, il Nuovo Fronte Popolare è passato dalla vittoria alle legislative e la festa in place de la République, ai veti interni del Partito Socialista (Ps) e ai comunicati incendiari de La France Insoumise (Lfi), che accusa il primo di bloccare ogni negoziato e, in un comunicato diffuso ieri, ha annunciato che non parteciperà ad altri pourparlers fino a che non si sarà trovata una candidatura comune per la presidenza dell’Assemblée Nationale. (il manifesto)