Dalla missione dei caschi blu al ruolo dell’esercito nazionale: i punti ambigui dell’accordo in Medio Oriente

Dalla missione dei caschi blu al ruolo dell’esercito nazionale: i punti ambigui dell’accordo in Medio Oriente
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ilmessaggero.it ESTERI

Un milione di libanesi si muovono verso il sud del Paese e oltre 60 mila israeliani sono pronti a rioccupare le loro case nel Nord di Israele. Ma le incognite sono ancora molte sul cessate il fuoco concordato tra Israele e il governo di Beirut, sotto i buoni auspici di Stati Uniti e Francia. Questo è il primo buco nero dell’intesa: Hezbollah ufficialmente non è controparte e non ha assunto impegni in prima persona, perché per Israele, per gli Usa e per gli europei si tratta di un’organizzazione terroristica. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Le truppe israeliane restano sopra la Linea Blu disegnata dalle Nazioni Unite, i libanesi scendono verso i villaggi nel Sud da cui sono fuggiti. I portavoce dell’esercito spiegano che l’accordo per il cessate il fuoco garantisce alle truppe 60 giorni per ritirarsi e i generali hanno intenzione di consumarli tutti. (Corriere della Sera)

«Si è aperta una finestra di opportunità. Ma dubito che si riesca a coglierla». Per israeliani e palestinesi, il nome di Gershon Baskin è sinonimo di mediatore. Da 46 anni, l’attivista per la pace e analista, nato negli Usa da una famiglia ebrea dove ha vissuto prima di trasferirsi a Gerusalemme, non si stanca di annodare i fili fra i due popoli che la politica e il fanatismo fanno di tutto per spezzare definitivamente. (Avvenire)

''Le promesse libanesi non sono sufficienti'' per garantire che il cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hezbollah sia efficace. (Adnkronos)

Oriente Occidente di Rampini | In Libano si è spezzato l'Asse della Resistenza contro Israele

Intanto l’opposizione interna al governo Netanyahu accusa il premier israeliano di «non aver finito il lavoro», incitandolo a riattivare il massacro del Libano, anche se questo ricaccerebbe Israele nell’impasse da cui ha cercato di tirarsi fuori con questa tregua, sostenuto da Usa e Francia. (il manifesto)

Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah ha preso il via alle 3 di mercoledì 27 novembre, ora italiana (erano le 4 del mattino in Libano). Un accordo che arriva dopo due mesi di scontri violentissimi, annunciato dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e frutto di un’intensa mediazione statunitense. (Avvenire)

Il suo «Asse della Resistenza» perde un pezzo e così si frantuma, almeno per adesso. Se l’accordo sul cessate il fuoco in Libano reggerà, il grande sconfitto di questo capitolo del conflitto mediorientale sarà l’Iran. (Corriere della Sera)