Zaniolo, il predestinato mai esploso: contro Israele torna quasi per caso. Spalletti: «Mi piace tanto»
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Giocava con lui, e ora è costretto a sostituirlo. Era il suo capitano, disperso da un po’ nei suoi contrasti con i tifosi della Roma e in quel gesto irrazionale con il Belgio, che gli ha impedito di essere a Udine, dove domani la Nazionale affronterà Israele, quarta partita del gruppo B della Nations League. Nicolò Zaniolo ha preso il posto di Lorenzo Pellegrini, una specie di regalo inaspettato, indirettamente dal suo ex capitano e poi da Spalletti, che lo aveva escluso da queste convocazioni post Europeo. (ilmessaggero.it)
Su altri giornali
C’è un’altra tessera nerazzurra nel mosaico della Nazionale. È Nicolò Zaniolo, convocato in dal ct Luciano Spalletti venerdì 11 ottobre per sostituire il romanista Lorenzo Pellegrini, espulso contro il Belgio giovedì 10 nella gara di Nations League all’Olimpico e squalificato per la partita di lunedì 14 a Udine (20,45) contro Israele (L'Eco di Bergamo)
Il primo gol dell'anno manca ancora dopo 8 presenze totali tra Serie A ed Europa League; l'ultimo risale addirittura a quasi cinque mesi fa: era il 12 maggio e a Bergamo, contro l'Atalanta, il numero 7 giallorosso andava in rete su calcio di rigore. (Il Romanista)
E' tornato dunque a lavorare a Trigoria dove il nostro inviato Paolo Assogna ha parlato del momento difficile che sta attraversando il capitano giallorosso con le tante critiche che arrivano dai tifosi della Roma (Sky Sport)
Si è invece trasformata nell’ennesima serata amara di questo altalenante inizio di stagione. Piove letteralmente sul bagnato. (Il Romanista)
Pruzzo a Radio Radio: “Io non so come può andare meglio per Pellegrini. AGRESTI: “Non è colpa di Pellegrini se ha la 10 in Nazionale”; PRUZZO: “Non so è riconosciuto come Capitano” (RomaNews)
Perdeva la Nazionale per infortunio quando la strameritava, la ritrova adesso per infortuni e squalifiche altrui quando: insomma. Curioso anche il fatto che ce lo riporti Spalletti, forse per cancellare il rimprovero ricorrente di averlo lasciato andare via dall’Inter quand’era giovane e forte per avere quel che restava di Nainggolan. (la Repubblica)
