La "squadretta" dei poliziotti picchiatori. Così avvenivano le torture al carcere di Trapani
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/11/2024 06:00:00 “Appena succede qualcosa, saliamo nel reparto... li sminchiamo”. E se i dottori parlano. “Sminchiamo anche loro”. I poliziotti si organizzavano in “squadrette” per picchiare i detenuti. Emergono dettagli inquietanti dall’inchiesta sulla sezione Blu del carcere Pietro Cerulli di Trapani. Un’inchiesta che ha svelato torture, abusi, maltrattamenti ai danni dei detenuti più fragili, quelli con problemi psichici, che venivano rinchiusi in condizioni degradanti. (Tp24)
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In tutto sono 46 gli indagati a vario titolo. I detenuti avrebbero denunciato maltrattamenti in luoghi privi di telecamere (Open)
Accuse di torture e sevizie sui detenuti nel carcere di Trapani. Coinvolti 25 agenti della polizia penitenziaria. Servizio di Luigi Ferraiuolo (TV2000)
Da schernire, umiliare, prendere a botte. Antonio è affetto da problemi psichici e di comportamento e in carcere avrebbe dovuto essere seguito con particolare attenzione e cura. (La Stampa)
La gestione dei detenuti? «Sarebbe il caso di creare una squadretta di sei persone che appena succede qualcosa è a disposizione». Sono soltanto alcuni dei dialoghi finiti nell’inchiesta sugli agenti penitenziari del carcere Pietro Cerulli di Trapani (MeridioNews - Edizione Sicilia)
“A volte i detenuti venivano fatti spogliare, investiti da lanci d’acqua mista a urina e praticata violenza quasi di gruppo, gratuita e inconcepibile”. (Il Fatto Quotidiano)
Un altro costretto a fumare una sigaretta alla quale era stata aggiunta una sostanza non meglio precisata. Un altro ancora insultato con l’appellativo di “cane”. Ed ancora, sputi in segno di disprezzo, manganellate, gavettoni di acqua e urina, incursioni punitive, in piena notte, nelle celle. (Telesud)