Le torture a Trapani e il carcere, quel buco nero che invoca umanità
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«A volte i detenuti venivano fatti spogliare, investiti da lanci d’acqua mista a urina» e veniva «praticata violenza quasi di gruppo, gratuita e inconcepibile... ». È un esercizio davvero doloroso, quello di ascoltare la ricostruzione del procuratore di Trapani Gabriele Paci, coordinatore dell’inchiesta nata nel 2021 e che ieri ha portato all’emissione di 25 misure cautelari e interdittive a carico di altrettanti agenti penitenziari del carcere Pietro Cerulli. (Avvenire)
Su altre testate
Nelle carte dell'inchiesta di Trapani anche il caso del detenuto messinese morto in carcere a Catanzaro, segnalato da Nessuno Tocchi Caino (Tempo Stretto)
Da schernire, umiliare, prendere a botte. ROMA. (La Stampa)
Se dovessero essere confermate le accuse, se dovesse corrispondere al vero quello che emerge dall’inchiesta del procuratore di Trapani, Gabriele Paci, allora potremmo trovarci di fronte a un caso eclatante e vergognoso in cui detenuti vengono puniti, umiliati e addirittura torturati da uomini di legge. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In tutto sono 46 gli indagati a vario titolo. I detenuti avrebbero denunciato maltrattamenti in luoghi privi di telecamere (Open)
TRAPANI — Carcere di Trapani, Sicilia. Dal manuale dell’agente penitenziario: «Al detenuto gli si devono dare legnate. (La Repubblica)
Tutto sarebbe avvenuto in locali inizialmente privi di telecamere: una volta installati, però, i dispositivi di sorveglianza avrebbero documentato le violenze. Emessi anche decreti di perquisizione, per un totale di 46 indagati. (Corriere della Sera)