Missili Nato in Russia, Biden tiene fuori gli Usa. Incontro con Starmer: verso il via libera agli alleati

Missili Nato in Russia, Biden tiene fuori gli Usa. Incontro con Starmer: verso il via libera agli alleati
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NEW YORK Joe Biden è sempre più convinto che si possa dare il via libera all’Ucraina all’uso di missili a lunga gittata prodotti in occidente contro obiettivi russi. Una scelta molto audace, che tuttavia, escluderebbe l’uso di armi fabbricate negli Stati Uniti, forse per mantenere Washington esterna e non direttamente coinvolta nel confronto con Mosca. Decisione difficile e pericolosa soprattutto perché Vladimir Putin è stato abbastanza chiaro: permettere all’Ucraina di usare questo genere di armi significa che la guerra non è più una questione tra Kiev e Mosca, ma si allarga ai paesi Nato. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Prima di arrivare in Italia, il premier inglese Keir Starmer è arrivato alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden per un colloquio sull'opportunità di eliminare le restrizioni imposte a Kiev sull'uso delle armi fornite dall'Occidente. (il Giornale)

Ma quali sono e come funzionano questi missili a lungo raggio? Armi all'Ucraina. La questione delle armi a lungo raggio è una delle più dibattute nel conflitto tra Russia e Ucraina: gli armamenti sarebbero infatti stati consegnati nelle mani di Kiev dagli alleati, ma sono state applicate restrizioni nel loro utilizzo, per timore di un conflitto mondiale. (ilmessaggero.it)

Sostegno incrollabile all'Ucraina contro la Russia, fino alla sconfitta di Vladimir Putin nella guerra, ma gli Stati Uniti per ora non modificano la propria linea: i missili Atacms a lungo raggio, forniti a Kiev non potranno essere usati, almeno per ora, per colpire obiettivi in territorio russo. (Adnkronos)

La risposta di Putin ai missili Nato a lungo raggio: “Rivedere la dottrina nucleare”

Piuttosto, si tratta dell’esposizione &ldqu… (L'HuffPost)

Il primo a parlare in modo semi ufficiale del via libera Usa all’impiego da parte ucraina di missili a lungo raggio da sparare in profondità nel territorio russo è stato il segretario di Stato Usa Antony Blinken, il quale ha fatto capire ai media che verrebbe accolta la richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di attaccare la Russia in modo decisivo in un momento in cui le forze ucraine, nonostante le forniture occidentali, stanno cedendo terreno nel Donbass. (Notizie Geopolitiche)

Per il quotidiano Kommersant di ieri, Vladimir Putin ha tracciato una nuova «linea rossa». Se la Nato consentirà all’Ucraina di usare i suoi missili a lungo raggio per colpire il territorio russo, «non significherà altro che la sua partecipazione diretta alla guerra in Ucraina», ha detto il presidente russo, il che a suo dire porterà la Russia a «prendere decisioni adeguate». (la Repubblica)