Ponte Morandi, Castellucci in aula: “Il mio bonus andato alle famiglie delle vittime”. Ma loro: “Mai visto un euro”
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“Mi sento tuttora responsabile, ma non colpevole“. Dopo aver rifiutato di farsi interrogare, l’ex ad di Autostrade Giovanni Castellucci rende un lungo fiume di dichiarazioni spontanee in aula al termine del dibattimento di primo grado per il disastro del ponte Morandi, il viadotto autostradale di Genova che collassò il 14 agosto del 2018 uccidendo 43 persone. “Per tutti questi anni ho cercato di essere silente perché ho pensato che la verità dovesse uscire in maniera piena e libera, peraltro su un ponte che io conoscevo solo di sfuggita. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Noi dei suoi soldi non sappiamo che farcene". "Lui è andato a cena la sera stessa del crollo, io aspettavo il cadavere di mio figlio altri erano in obitorio. (Primocanale)
Così Emmanuel Diaz, fratello di Henry una delle vittime del crollo del ponte Morandi, commenta la deposizione in tribunale a Genova dell'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci al processo sul crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). (Tiscali Notizie)
Lo ha detto Paola Vicini, la mamma di Mirko, l'ultima vittima ad essere trovata sotto le macerie del ponte Morandi rispetto alle parole dell'ex ad di Aspi Castellucci. Lui è libero da sei anni noi siamo all'ergastolo a me non ha dato niente. (La Repubblica)
Getting your Trinity Audio player ready... A 7 anni dalla tragedia, l'ex numero uno di Aspi interviene in presenza anche dei familiari delle vittime che protestano. "Inaccettabile, così si mistifica la realtà" (Dire)
Genova, 26 mar. - "Gli sputerei in faccia". E' lo sfogo di Paola Vicini, una dei parenti delle vittime del crollo del ponte Morandi, al termine delle dichiarazioni spontanee rilasciate dall'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci nel processo sul disastro che costò la vita a 43 persone, tra cui suo figlio Mirko. (Il Sole 24 ORE)
Così Giovanni Castellucci, ad di Autostrade all'epoca della tragedia, all'inizio della sua deposizione spontanea nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi. Responsabile su quello che era la gestione del ponte e in quanto custodi del bene questa responsabilità me la sento". (Secolo d'Italia)