Mille giorni di guerra in Ucraina, oltre un milione di morti e feriti. E piazza Maidan ora si divide: «Meglio occupati adesso, che morti per sempre»
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Tre altri soldati si abbracciano e incoraggiano a vicenda: sono ufficiali della leggendaria Terza Brigata d’assalto e stasera saranno assieme sul treno per tornare al fronte nella zona di Kupiansk. «Vogliamo vendicare i nostri morti. Putin deve pagare caro l’errore di averci attaccato e Zelensky non può svendere la nostra terra in cambio di un finto accordo, dobbiamo vincere a tutti i costi», dicono. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
Superati i mille giorni di guerra, l’Ucraina sta vivendo una fase di profonda sofferenza. Che non è soltanto militare per la lenta, ma inarrestabile avanzata delle armate di Putin sia nel Donbass che nella regione russa di Kursk, dove gli ucraini hanno ormai perso metà di una preziosa merce negoziale, i 1.100 chilometri quadrati conquistati in agosto. (la Repubblica)
Come vive oggi il popolo ucraino? «Sono mille giorni che l'Ucraina resiste, mille giorni che il popolo ucraino combatte contro uno dei più grandi eserciti del mondo, pagando un prezzo altissimo. Maksym Kovalenko, console generale dell'Ucraina a Napoli (dove vive la più grande comunità in Italia), pone l'accento sulla propaganda russa presente in Italia e sulla necessità di sostegno dei profughi, in particolare gli studenti. (ilmattino.it)
Questo all'indomani di una domenica drammatica con l'attacco serale a un palazzo residenziale a più piani a Sumy, nel nord (una dozzina di vittime tra cui due bambini), e il massiccio attacco missilistico russo sul territorio ucraino, con l'uso di più di 200 missili e droni diretti prevalentemente per colpire infrastrutture. (Vatican News - Italiano)
Il 27 febbraio 2024, Sergei Shoigu ha dichiarato che le perdite totali delle forze armate ucraine dall'inizio dell'operazione speciale hanno superato le 444mila persone. Secondo i rapporti del dipartimento militare russo, in seguito a ciò Kiev perse più di 462,5mila persone uccise e ferite in tutte le direzioni, (recensione militare)
Nel frattempo, a gennaio, ci sarà l’insediamento di Trump, al quale Biden ha lasciato in eredità la dichiarazione sull’utilizzo dei missili a lungo raggio. «Vedremo come evolverà la situazione. (Corriere del Ticino)
Quella notte di 1000 giorni fa c’era un freddo tremendo, al villaggio di Zorynivka, regione di Lugansk. Il sergente Tkach era di guardia alla frontiera con la Russia. (La Stampa)