La non antifascista Meloni ha delle ragioni su Ue e Manifesto di Ventotene, mi spiace ammetterlo

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il problema è che questa volta – e mi dispiace molto ammetterlo – ha qualche ragione anche la non antifascista Giorgia Meloni, e non solo sul Manifesto di Ventotene – che proclamava (in maniera contraddittoria) una rivoluzione socialista violenta e perfino la dittatura di un solo partito per instaurare una federazione democratica europea – ma soprattutto sul fatto che il mito della federazione europea non è realizzabile, e se lo fosse non sarebbe democratico. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’Europa di Ventotene è quella di una dittatura rivoluzionaria socialista che deve prendere il potere e deve decidere cosa deve rimanere privato e cosa no. L’abolizione della proprietà privata, l’abolizione dei monopoli, ma quelli decisi da loro, perché sai, si fa presto a dire monopoli. (Nicola Porro)

Finalmente un po’ di pathos. Non è una parolaccia, come direbbe qualcuno, ma un termine tecnico della retorica greca (di origine peripatetica) che indica l’insieme di passionalità, concitazione e grandezza proprio della tragedia umana. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo la partecipazione compatta alla piazza per l’Europa della scorsa settimana le opposizioni si mobilitano ancora. La scintilla parte dal Pd, ma subito aderiscono Italia Viva, Più Europa, Avs. Rappresentanti locali… (la Repubblica)

Maurizio Crozza nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+, analizza la situazione politica italiana, concentrandosi sulle tensioni interne al Governo Meloni causate anche da un rapporto sempre più competitivo tra la Premier e il suo vice, Matteo Salvini: «Lei è trumpiana, lui è putiniano… se potessero, l’Europa la metterebbero in cantina, accanto alla cyclette. (Il Giornale d'Italia)

Crozza/Meloni: "L'attacco a Ventotene? Distrazione di massa. Quando ho una grossa grana depisto!" (La Stampa)

"Io credo che regni un grande casino sotto al cielo". Ospite di Lilli Gruber in collegamento a Otto e mezzo, su La7, il professor Massimo Cacciari mette a tacere la propaganda del centrosinistra, inteso come partiti e apparato intellettuale, con poche fulminanti battute. (Liberoquotidiano.it)