Nuovo soccorso della maggioranza per spingere il concordato biennale: verso ravvedimento a prezzo di saldo per chi ha evaso e ora aderisce

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Il relatore del provvedimento in Commissione Finanze al Senato, Giorgio Salvitti, l’aveva anticipato: nell’esame del dl Omnibus, atteso in aula il 25 settembre, si prenderà in considerazione “tutto ciò che aiuta e facilita il concordato preventivo” tra Agenzia delle Entrate e partite Iva, “per far sì che diventi uno strumento ancora più attrattivo“. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, sabato ha confermato: “Se ci sono interventi migliorativi sicuramente li valuteremo. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Arriva, in extremis, una nuova proposta di modifica al patto tra Fisco e partite IVA, con un emendamento al decreto Omnibus che punta a far crescere le adesioni, per effetto di un ravvedimento speciale sui redditi non dichiarati. (Informazione Fiscale)

Un “ravvedimento” con sanzioni ridottissime sui maggiori redditi non dichiarati tra il 2018 e il 2023, i cinque anni precedenti all’avvio del concordato e che, teoricamente, sono ancora accertabili dall’Agenzia delle Entrate. (ilmessaggero.it)

Le adesione per ora starebbero andando al rilento. Dal “patto” proposto dal Fisco a commercianti e autonomi, sono attese le risorse per ridurre dal 35 al 33 per cento l’Irpef per la classe media. (ilmessaggero.it)

È il momento di pesare i veri vantaggi del patto fiscale

Abbiamo pubblicato la versione in cloud del software per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale da parte delle persone fisiche, aggiornata alle modifiche previste dal Dl 118/2024, compresa la possibilità di applicare, alla differenza tra i reddito concordato e il reddito 2023, un'imposta sostitutiva con % variabile. (AteneoWeb)

In primo luogo, permette di capire come il pesce è arrivato sul banco e qual è stato l’impatto che la tipologia di pesca utilizzata ha avuto sull’ambiente, in secondo luogo, aiuta a capire la qualità del pesce in base al metodo di pesca adottato. (PesceInRete)

Vediamo, dunque, i vantaggi offerti dall’istituto. Per i soggetti Isa, si tratta: di quelli stabiliti dall’articolo 9-bis, comma 11, del Dl 50/2017 (si veda oltre); del fatto che il maggior reddito (e l’Irap) rispetto a quello concordato non soggiace a imposizione; dell’inibizione dagli accertamenti di cui all’articolo 39 del Dpr 600/1973; della possibilità di assoggettare a un’imposta sostitutiva (delle imposte sui redditi. (NT+ Fisco)