Stop al fact-checking nei social di Meta, l'annuncio di Zuckerberg dopo gli errori del team

Stop al fact-checking nei social di Meta, l'annuncio di Zuckerberg dopo gli errori del team
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Virgilio Notizie ECONOMIA

Niente più fact-checking su Meta. Ad annunciarlo è lo stesso Mark Zuckerberg su tutte le sue piattaforme, una scelta che l’imprenditore considera un “ritorno alle origini” ma che per molti è una chiara strizzata d’occhio al neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump. Addio al fact-checking su Meta Come cambieranno le cose I fact-checker "hanno i loro pregiudizi" Addio al fact-checking su Meta In un video pubblicato su Instagram, Facebook e Threads, Mark Zuckerberg ha annunciato lo stop al fact-checking su tutte le piattaforme Meta. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

L'Unione europea ha respinto l'accusa di censura da parte di Mark Zuckerberg. Il Ceo diieri aveva accusato l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". (LA STAMPA Finanza)

Proprio mentre vorrebbero imbavagliare Musk, perdono anche Zuckerberg… Vedrete, dopo il video di ieri, Mark Zuckerberg verrà iscritto in un batter d’occhio nella lista dei cattivi, degli appestati, da almeno mezzo mondo politico e mediatico, italiano ed europeo. (Nicola Porro)

Diversi dipendenti di Meta Platforms si sono schierati contro la decisione del ceo Mark Zuckerberg di eliminare le procedure di fact checking affidate a enti terzi. (Italia Oggi)

Alleviamo le bufale

Nei prossimi mesi Meta introdurrà gradualmente un sistema di "note della comunità" per semplificare le sue politiche di fact-checking. Preoccupazione per possibile aumento della disinformazione Meta sostituirà i fact-checker negli Stati Uniti con un nuovo sistema di "note della comunità", simile a quello adottato dalla piattaforma X di Elon Musk, ad annunciarlo oggi è stato il Ceo dell'azienda, Mark Zuckerberg (Euronews Italiano)

Mark Zuckerberg apre a Donald Trump. (ilmessaggero.it)

D ice Mark Zuckerberg che ora «torna alle nostre radici sulla libertà di espressione». Adesso sì che il fondatore di Facebook fa paura: proprio i social network, per primo Fb, hanno reso semplicissimo diffamare e calunniare, o diffondere notizie false. (L'Unione Sarda.it)