Germania al voto, accordo su nuove elezioni per il 23 febbraio
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BERLINO – In Germania si andrà al voto il 23 febbraio: la data rimbalzata sui media tedeschi sarà confermata oggi pomeriggio, ma secondo il segretario generale della Cdu Carsten Linnemann è un’ipotesi solida, scaturita da un accordo tra il suo partito e la Spd e i Verdi. Il cancelliere Olaf Scholz chiederà la fiducia al Bundestag il 16 dicembre. Gli verrà prevedibilmente respinta, e si dimetterà… (la Repubblica)
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La più grande economia europea è immersa nell'incertezza politica: la scorsa settimana il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner del Partito Democratico Libero, rompendo la coalizione di governo - che univa Spd, liberali e verdi - in una disputa sui soldi da destinare per il sostegno militare all'Ucraina. (EuropaToday)
La crisi politica innescata dall’uscita dei liberali dalla maggioranza di governo tedesca coi socialdemocratici e i verdi porterà il Paese al voto in tutta fretta e in pieno inverno: il 23 febbraio, a stare a indiscrezioni di stampa non smentite. (Il Fatto Quotidiano)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, facendo valere termini di legge e necessità organizzative, aveva inizialmente suggerito il 9 marzo come data per chiamare circa 60 milioni di tedeschi alle urne, cercando un effetto traino per la Spd nel voto del 2 marzo ad Amburgo, città di cui fu sindaco e dove i sondaggi danno il suo partito al 30%, seguito da Verdi e Cdu col 21%, AfD all’8% e Linke al 5%. (Il Fatto Quotidiano)
I gruppi parlamentari di Spd e Cdu-Csu hanno raggiunto un accordo per proporre il 23 febbraio come data delle nuove elezioni federali. I leader dei partiti parlamentari si sono accordati su questa data, come confermato da ambienti dell'Spd a Der Spiegel. (Euronews Italiano)
A questa tattica temporeggiatrice si sono opposti i popolari, principale gruppo di opposizione forte del 33% delle preferenze, con una sintesi efficace di forza e apertura. Il cancelliere più impopolare della storia tedesca ha fatto marcia indietro dalla scadenza inizialmente prevista a fine marzo. (il Giornale)
La coalizione, che era stata formata a fine 2021, si è rotta mercoledì sera, dopo che Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze liberale Christian Lindner, per ampi disaccordi sulla politica economica. (RSI.ch Informazione)