Petrolio in stand-by: Brent a 77$ dopo recente fiammata, si attende risposta Israele

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Finanza.com ECONOMIA

Il petrolio si muove in lieve ribasso questa mattina, dopo i recenti rialzi in scia alle crescenti tensioni geopolitiche dopo l’attacco dell’Iran. Si chiude una settimana che ha visto tra le commodity il Brent e il Wti protagonisti, con il bilancio dell’ottava che vede un +8% circa per entrambi (tra le migliori performance della settimana). Intanto poco prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa, il Brent e il Wti si muovono rispettivamente in area 77,55 dollari e 73,7 dollari. (Finanza.com)

Su altre fonti

L’aria di guerra in Medio Oriente si fa più rovente con gli attacchi aerei israeliani che hanno scosso Beirut nella sua missione contro Hezbollah e da una parte mantiene il prezzo del petrolio poco sotto i massimi, dall’altra gli investitori si rifugiano sul dollaro. (FIRSTonline)

Il rally del petrolio dopo le tensioni in Medioriente riaccende il pericolo inflazione. Il commento di Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments. A seguito dei massicci attacchi notturni dell’Iran contro Israele, il rischio di un’escalation diretta tra i due paesi è aumentato notevolmente e potrebbe avere conseguenze terribili per la regione. (Start Magazine)

Quotazioni del petrolio poco mosse dopo il balzo della vigilia sul levitare della tensione per la crisi in Medio Oriente. Questa mattina il greggio Wti passa di mano a 73,9 dollari al barile con un lieve calo (0,16%), così come il Brent che è a quota 77,47 dollari al barile (-0,19%). (Tiscali Notizie)

++ Il petrolio chiude con balzo a New York a 75,29 dollari ++

I mercati petroliferi hanno registrato un'impennata drammatica ieri, con il Brent che è salito del 5% raggiungendo i 77,62 dollari al barile, il livello più alto in oltre un mese. Anche il greggio West Texas Intermediate (WTI) ha seguito questo trend al rialzo, chiudendo a 73,71 dollari, segnando un aumento del 5,15% nella giornata. (XTB)

Se le cose non dovessero cambiare, in fretta, si annunciano, di nuovo, tempi duri per famiglie e automobilisti. Una prima azzannata c’è stata questa settimana, principalmente a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente. (Il Fatto Quotidiano)

Il petrolio chiude con un balzo a New York, dove le quotazioni salgono del 4,55% a 73,29 dollari al barile, sull'onda della minaccia di una risposta Usa-Israele agli impianti petroliferi iraniani. (Tiscali Notizie)