Maurizio Gasparri smaschera Elly Schlein: "Ecco quanto guadagna"
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"Io credo che sia una cosa di buon senso, perché non è giusto pagare un ministro meno di un altro, a parità di funzioni e responsabilità, solo perché uno non è eletto in Parlamento. A maggior ragione con un ventaglio così ampio di incompatibilità con altri incarichi, che penalizza soprattutto i ministri tecnici". Così Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, in un'intervista rilasciata alla Stampa. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri giornali
A Palazzo Chigi dicono di non saperne nulla, che Giorgia Meloni fosse all’oscuro del dettaglio che poi tanto dettaglio non è, qualcuno addirittura scommette sul finale a sorpresa e gli applausi sui titoli di coda, con l’emendamento che viene ritirato. (Corriere Roma)
La proposta prevede un rinnovo fino a un massimo di 40 anni a fronte di un impegno dei concessionari a predisporre “piani straordinari di investimento pluriennale”. La proposta di allungamento delle concessioni a fronte di investimenti, ricalca quanto si sta cercando di proporre per le concessioni idroelettriche da diversi mesi. (Websim)
“La proposta di aumentare i compensi dei ministri non eletti in Parlamento per equipararla a deputati e senatori? Questa cosa andava spiegata meglio e tutto quello volete. Il valore rispetto al bilancio dello Stato è dello 0,000001 però bisognava spiegarla meglio. (Il Sole 24 ORE)
“Abbiamo chiesto ai relatori di ritirare” l’emendamento alla manovra sugli stipendi dei ministri “ed evitare inutili polemiche”. Lo annuncia su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese. (LAPRESSE)
Ipotesi ritiro per l'emendamento alla manovra 2025 relativo all'aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari. A quanto si apprende sarebbe infatti in corso, a seduta della commissione Bilancio della Camera sospesa, una riflessione in tal senso tra i relatori della manovra. (Reggio TV)
L’invito al dietrofront precipita a Montecitorio alle nove di sera. Irrompe in commissione Bilancio, dove la manovra è ferma. È il titolare della Difesa, Guido Crosetto, a dettare la linea alla maggioranza: l’emendamento che alza gli stipendi dei ministri non eletti va cestinato. (la Repubblica)