Infortuni al ginocchio, Carboni è solo l'ultimo: da Bremer a Carvajal e Zapata, quanti crociati saltati

Infortuni al ginocchio, Carboni è solo l'ultimo: da Bremer a Carvajal e Zapata, quanti crociati saltati
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Ormai è diventato un argomento di discussione quotidiana. Perché continuano a susseguirsi infortuni di grave entità che riguardano in tanti, troppi casi i legamenti e in particolare il crociato del ginocchio? Dare una risposta esaustiva a questa domanda non è sicuramente impresa facile, considerando i molti fattori in gioco e soprattutto le specificità di ogni caso. Quel che tuttavia è chiaro a tutti è la portata del fenomeno, che sembra non escludere nessuno: dal giovanissimo Valentin Carboni, vittima della rottura del crociato in nazionale, al navigato Dani Carvajal, protagonista di un infortunio addirittura peggiore con il Real Madrid (Calciomercato.com)

Ne parlano anche altre fonti

Aumentare il numero di cambi a disposizione di ogni allenatore in ciascuna partita, ridurre i campionati da 20 a 18 squadre e rivedere il calendario degli impegni delle Nazionali. (Eurosport IT)

Piero Volpi, responsabile dell’unità operativa del ginocchio dell’Humanitas e medico sociale dell’Inter, spiega il perché del moltiplicarsi di simili infortuni: “È un problema in costante crescita, da anni. (la Repubblica)

Gli infortuni in questa stagione sono in forte crescita e c’è allarme in Serie A. Una situazione davvero preoccupante se si pensa che molti tecnici rischiano di avere gli uomini contati il proprio weekend. (InterLive.it)

Il medico dell'Inter: "Più infortuni perché si gioca troppo, aumentare i cambi"

Si fa fatica a ridurre e a contenere questi incidenti, da quelli meno importanti come le lesioni ai più gravi come gli infortuni articolari. Il calcio soffre di due-tre situazioni veramente difficili, in primis la densità delle partite. (Tiscali)

Abbiamo calciatori che giocano tutto l'anno, anche due volte a settimana per lunghi periodi. Si fa fatica a ridurre e a contenere questi incidenti, ma si gioca troppo e soprattutto ci si allena poco". (La Gazzetta dello Sport)

Abbiamo calciatori che giocano tutto l'anno, anche due volte a settimana per lunghi periodi. Il calcio soffre di due-tre situazioni veramente difficili, in primis la densità delle partite. (Sport Mediaset)