Siria, card. Parolin: speriamo che ci sia rispetto per le minoranze
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Siria, card. Parolin: speriamo che ci sia rispetto per le minoranze È la speranza che in Siria ci sia rispetto per le minoranze è la stessa che ha il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, intervistato da Giorgia Bresciani. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
La notizia riportata su altri media
Preghiere e suppliche per chiedere che in Siria “Questa fase di transizione trascorra in modo sicuro e pacifico. Nella fase che si è aperta dopo la fuga di Bashar al Assad in Russia, le dichiarazioni ufficiali delle Chiese esprimono attendismo e cautela, in attesa di decifrare lo sviluppo degli aventi, e tenendo conto della affermazioni pubbliche “rassicuranti” dei gruppi di matrice islamista che hanno un ruolo chiave nel determinare il crollo del regime siriano. (In Terris)
– Appello di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di oggi in Vaticano, per la Siria “in questo momento delicato alla sua storia”. “Auspico che – ha detto Francesco – si raggiunga una soluzione politica che, senza altri conflitti e divisioni, promuova responsabilmente la stabilità e l’unità del paese”. (Agenzia askanews)
Siria, le attese e le preoccupazioni dei cristiani I nuovi rappresentanti delle autorità siriane hanno garantito il rispetto delle minoranze, quindi anche dei cristiani. Ma come i cristiani stanno vivendo queste giornate. (TV2000)
“Seguo quanto sta avvenendo in Siria in questo momento delicato della sua storia, auspico che si raggiunga una soluzione politica che senza conflitti promuova la stabilità e l’unità del Paese”. “Prego perché il popolo siriano possa vivere pace e sicurezza e le diverse religioni possano camminare insieme per il bene del Paese” ha aggiunto Bergoglio. (LAPRESSE)
Con l’avvio di un periodo di incertezza in Siria, dopo il crollo del regime di Bashar al-Assad, Jihad Youssef, monaco e priore del monastero di Mar Musa al-Habashi, ha invitato la minoranza cristiana a contribuire al cambiamento radicale che si profila all’orizzonte. (Diocesi di MIlano)
di Stefano Orsi Chi si immaginava che avremmo visto milioni di persone in piazza a festeggiare credo sia rimasto ampiamente deluso, poche migliaia di cittadini siriani hanno festeggiato, i più sono rimasti chiusi in casa, intimoriti o terrorizzati dalla violenza dei terroristi. (IlSudest)