Il gruppo Thyssenkrupp annuncia 560 esuberi nelle sedi italiane della Berco. “Indispensabile per rafforzare la posizione competitiva”

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Lavoratori appesi a un filo alla Berco di Copparo, produttore di sottocarri cingolati, dopo che l’azienda ha annunciato un piano di tagli pesantissimo: 560 esuberi tra Copparo e Castelfranco Veneto. I vertici dell’azienda metalmeccanica di proprietà del colosso tedesco Thyssenkrupp, in una nota spiegano: “Siamo pienamente consapevoli del peso di queste scelte, che avranno un impatto diretto sui nostri dipendenti. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

“La situazione è drammatica”. Forse anche più drammatica di quella del 2013 a cui si arrivava con alle spalle anni floridi, almeno fino al 2009. (Estense.com)

“Appello agli amici di Ferrara e Copparo”. A parlare è Adam Atik dell’associazione Cittadini del Mondo e candidato alle ultime elezioni con la lista Fabio Anselmo Sindaco. “Se conoscete persone – scrive – che verranno affette dall’esubero in Berco la nostra azienda (VSG, A Dover Company – ex Officine Meccaniche Sirio in zona S.i. (Estense.com)

"La leggenda narra che, quando la moglie di Socrate al culmine di un litigio, gli rovesciò dalla finestra una secchiata d’acqua fredda, il filosofo esclamò "tanto tuonò che piovve!" Stavolta, l’acqua gelata sui lavoratori l’ha versata Berco (il Resto del Carlino)

Berco. Il senatore di Avs Magni: “Il governo adotti subito misure concrete”

Iscriviti al canale WhatsApp di FerraraToday C'è preoccupazione fra i lavoratori dell'azienda Berco di Copparo, in seguito alla comunicazione aziendale di "un rilevante numero di esuberi". (FerraraToday)

Copparo (Ferrara), 8 ottobre 2024 – ‘Un rilevante numero di esuberi’, questo l’annuncio di Berco, azienda storica di Copparo, annuncio che arriva poco prima delle due di ieri pomeriggio, giornata durante la quale si sono svolte le assemblee sindacali con i lavoratori. (il Resto del Carlino)

“Non possiamo permettere che, ancora una volta, siano i lavoratori a pagare il prezzo più alto della crisi industriale”. (Estense.com)