Cassino a pezzi: Stellantis continua a tagliare posti di lavoro, Fionda intende licenziare un terzo dei dipendenti

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ClubAlfa.it ECONOMIA

Come era facilmente immaginabile, la crisi di Stellantis ora va a riverberarsi in maniera inquietante sull’indotto. La prima azienda a pagare in tal senso sarà Fionda, i cui lavoratori saranno chiamati a pagare il prezzo di scelte sbagliate a livello politico e dirigenziale. Come del resto accade sempre quando il mercato non tira. In una situazione di questo genere sembra del tutto fuori luogo la posizione di chiusura ideologica manifestata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che continua a fare orecchie da mercante di fronte all’ipotesi di un arrivo di aziende automobilistiche cinesi in Italia (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altri giornali

La protesta, organizzata dai sindacati Fiom, Fim e Uilm, mira a difendere l'occupazione e a costruire un futuro sostenibile per l'industria automobilistica, un settore cruciale per l'economia del Paese. (Automoto.it)

Il settore automotive italiano continua a vivere una fase di profonda crisi, con Stellantis al centro delle problematiche produttive e occupazionali: lo sciopero indetto dai sindacati per il 18 ottobre (come protesta contro le difficoltà che interessano gli impianti e contro il rischio di eventuali licenziamenti di massa) ne è un chiaro campanello d’allarme. (PMI.it)

“La direzione ha ufficializzato un considerevole calo di richieste di Panda, la cui produzione passa dalle attuali 395 vetture a turno a 320 vetture a turno. L’orizzonte più promettente è altrove. (La Gazzetta dello Sport)

Stellantis, Calenda alle opposizioni: “Facciamo insieme la battaglia, è una tragedia sociale”. Sì immediato da M5s-Avs. Pd: “Siamo pronti”

Anche Fiat Panda inizia ad accusare una frenata. La direzione dello stabilimento di Stellantis ha confermato un significativo calo della domanda per la popolare vettura di Fiat con la produzione che è scesa dalle attuali 395 vetture per turno a 320 vetture per turno. (ClubAlfa.it)

«Cari Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi, la situazione degli stabilimenti italiani di Stellantis e della componentistica auto collegata è disastrosa. Con queste parole Carlo Calenda, leader di Azione, ha inviato una lettera ai colleghi e leader delle opposizioni sul caso Stellantis. (Open)

Una battaglia da fare insieme affinché John Elkann risponda alla convocazione della commissione Attività Produttive, si appoggi lo sciopero dei sindacati del 18 ottobre e arrivi una proposta comune al governo per fronteggiare la crisi dell’automotive da inserire in legge di Bilancio. (Il Fatto Quotidiano)